Nell’immaginario collettivo, la preparazione del caffè ha degli elementi standard: macchina del caffè professionale, acqua calda, miscela di caffè tostato. Grazie a questi ingredienti, in pochi istanti, la nera bevanda è servita.
Se provassi a cambiare qualcuno di questi elementi cosa accadrebbe?
In genere, i consumatori di caffè danno per scontati questi passaggi nella preparazione classica del caffè e non si sognano di variarne nemmeno uno. L’espresso, difatti è una vera e propria istituzione, fatta di consuetudini, secondo una procedura standard.
Oltre all’aroma inconfondibile, i segreti più comuni e condivisi del caffè sono:
- l’orario migliore per assumere caffè è la mattina, dalle 9.30 alle 11.30. Secondo le Neuroscienze e la Crona-Farmacologia, in questa fascia oraria il corpo trae i più grandi benefici dalla nera bevanda. Per i soggetti deboli, è opportuno evitare di bere caffè il pomeriggio.
- Nonostante il caffè espresso sia uno dei simbolo del Made in Italy nel mondo, gli italiani non sono i maggiori consumatori di questa sostanza. E nemmeno i popoli del Sudamerica, come tutti credono. Il popolo che beve più caffè al mondo sono i Finlandesi, con un consumo pro capite di ben 12 chilogrammi di caffè l’anno.
- Hai mai sentito parlare della caffettiera napoletana? Si tratta di una macchina da caffè manuale formata da due recipienti, uno sopra l’altro, divisi da un filtro che viene riempito da polvere di caffè. Da un lato si mette l’acqua e si porta ad ebollizione. Quando l’acqua si scalda, la caffettiera si gira. Così l’acqua scende passando attraverso il caffè e ne estrae l’aroma. Prima della diffusione della Moka, questo sistema era diffuso in tutta l’Italia.
- Oltre alla caffeina, il caffè contiene oltre 1000 composti chimici e gli studiosi fanno continui esperimenti sui loro possibili usi.
Sei curioso di scoprire cosa accade alterando alcuni di questi elementi?
La scienza sperimenta la preparazione del caffè a freddo
Un team di scienziati della Thomas Jefferson University hanno effettuato una ricerca per scoprire cosa accade al caffè, cambiando la sua modalità di preparazione. In particolare si sono domandati cosa sarebbe accaduto utilizzando l’acqua fredda, anziché l’acqua bollente.
L’estrazione di caffè a freddo può alterare le caratteristiche chimiche della bevanda?
I risultati presentati dai ricercatori, attraverso la piattaforma online SciMeetings dell’American Chemical Society (ACS), hanno dato risultati molto interessanti, rivelando nuovi segreti sul caffè.
Dalla ricerca è emerso che, cambiando solo la temperatura dell’acqua e con l’utilizzo di una tostatura scura, la presenza di antiossidanti nel caffè varia in modo significativo.
Scopriamo come hanno svolto la ricerca.
Come avvengono le 2 preparazioni del caffè?
Come per ogni ricerca che si rispetti, gli scienziati hanno dapprima lavorato sulla riproducibilità dello studio, definendo una procedura standard per ogni fase:
- il modo di aggiungere l’acqua al caffè macinato;
- come versare l’acqua;
- quanto tempo lasciarla in infusione;
- analisi dei risultati.
Nella preparazione a freddo, hanno mescolato la polvere di caffè con acqua fredda a temperatura ambiente, o più fredda. Il tempo di infusione scelto è stato di due giorni. La bevanda ottenuta poteva essere bevuta sia calda che fredda.
L’estrazione a caldo, invece, necessita di acqua bollente. La polvere è stata immersa per alcuni minuti e poi eliminata.
In tutt’e due le preparazioni, la bevanda è stata filtrata in modo da eliminare i fondi di caffè.
Durante i primi esperimenti, gli esperti si sono concentrati sull’acidità e sulla presenza di antiossidanti, notando che questi ultimi sono più presenti nella preparazione a caldo piuttosto che in quella a freddo.
Dalla ricerca, però, è emerso un dato significativo: il grado di tostatura influisce sulla presenza di antiossidanti, sull’acidità della bevanda e sul contenuto di caffeina.
Vediamo come.
La tostatura del caffè: chiara o scura
Innanzitutto facciamo chiarezza su cosa sia la tostatura.
Con tostatura si indica il processo di torrefazione che trasforma i chicchi di caffè verdi in chicchi che vanno dal marrone chiaro ad un marrone più scuro. Questa lavorazione gli conferisce la tipica croccantezza e rende unico l’aroma del caffè.
Durante la torrefazione, i chicchi assorbono il calore che fa emergere gli oli presenti nel caffè e che determinano il colore finale del chicco.
È per questo motivo che si parla di tostatura:
- Chiara: i chicchi sono chiari e rendono il caffè più acido. La quantità di caffeina è più alta.
- Media: il sapore è bilanciato, come anche l’aroma e l’acidità. Il contenuto di caffeina è più basso.
- Scura: il caffè ha un sapore amaro e il contenuto di caffeina è molto basso.
I ricercatori hanno confrontato la bevanda che veniva estratta, utilizzando chicchi di caffè a tostatura chiara, a tostatura media e a tostatura scura, variando ogni volta la temperatura dell’acqua.
Dall’esperimento, quindi, si è visto che, a seconda del grado di tostatura, varia la presenza di antiossidanti.
E il segreto del caffè che ci hanno svelato gli scienziati della Thomas Jefferson University è che la produzione a caldo di caffè con tostature più scure produce una bevanda più sana: meno acida e più ricca di antiossidanti.
Tu che caffè preferisci?
In realtà, il consiglio per bere un caffè buono come al bar è quello di scegliere a seconda dei propri gusti.
Ma se vuoi un caffè più sano con il giusto contenuto di antiossidanti e dal gusto meno acido, il consiglio è quello di scegliere una polvere estratta da chicchi di caffè scuri. Inoltre, non dimenticare che l’estrazione a caldo, indicata dai di produttori di macchine da caffè è quella che rende il prodotto più salutare e diminuisce la presenza di caffeina.
Ora che hai scoperto nuovi segreti sul caffè, non ti è venuta una gran voglia di sperimentare e bere un caffè espresso? Per un caffè dal gusto unico, usa una delle nostre macchine da caffè a leva.