Oggi il caffè espresso è una bevanda bevuta in tutto il mondo, e per molte persone i termini “espresso” e “caffè” sono la stessa cosa.
Una lunga strada per quella che è nata come una bevanda a base di caffè e acqua calda e che ha trovato la sua celebrazione nell’invenzione di un italiano.
Pur essendoci infatti diverse tipologie di caffè, con diverse metodologie per l’estrazione, il caffè espresso ha sviluppato intorno una vera e propria cultura, una passione.
Il caffè espresso non è solo una bevanda, è un concerto di tradizioni.
Intorno alla preparazione del caffè da manuale infatti c’è una vera e propria ritualità, una partizione di gesti.
Il barista li conosce bene e li mette in scena per i suoi clienti, riportando davanti a loro l’evoluzione della storia del caffè.
Si deve all’italiano Bezzera l’invenzione della prima macchina da caffè: il suo sistema non era perfettamente controllabile e aveva fiamme vive. La realizzazione dell’espresso non era priva di rischi.
Ecco quindi che Pavoni compra il brevetto e lo evolve, cercando di semplificare il processo di estrazione.
Ci riesce, ma realizzare un numero elevato di tazzine porta dopo un certo numero allo sviluppo di un retrogusto amarognolo. Il metodo di estrazione garantiva grandissimi numeri, anche mille caffè per ora, ma alla lunga il metodo di estrazione portava gli ultimi ad avere un retrogusto sgradevole.
È con Achille Gaggia che si compie la rivoluzione.
Nasce la macchina a leva, e cambia il modo di fare l’espresso nel mondo.
È con il suo modello a leva che si comincia anche a poter sviluppare macchine per caffè espresso in grado di estrarre più di due caffè alla volta. Viene abbattuto il muro del singolo gruppo di estrazione. La grande invenzione è l’introduzione del meccanismo della leva, per cui diventa molto più semplice per il barista operare.
La macchina da caffè a due gruppi si sviluppa dalla prima invenzione di Gaggia.
Da quel momento cominciano le sperimentazioni che portano alle diverse versioni della macchina da caffè moderna, dove al pari del livello di automatizzazione la differenza la fanno i gruppi di estrazione.
Le aziende più serie nella loro offerta evidentemente sanno soddisfare sia il cliente che desidera una macchina da caffè a 2 gruppi oppure quella a 1 gruppo.
Le macchine a leva Pontevecchio portano a oggi la tradizione dei primi storici modelli.
Ogni nostra macchina a leva è un pezzo artigianale, sviluppato con sapienza ed esperienza.
Ogni macchina è diversa nei suoi particolari perché realizzata e assemblata a mano, ed è nelle piccolezze che nasconde i suoi dettagli di pregio.
Perciò, nel momento in cui ci si trova a fare questo tipo di scelta, è giusto fare diverse considerazioni che partono da quella che è la proiezione di utilizzo della macchina. A seconda di quella che può essere la realtà questi fattori cambiano.
Un locale ad esempio potrebbe prevedere di fare della preparazione degli espressi la sua attività principale.
- Bar. La macchina a 2 gruppi è quindi molto adatta per il bar, perché il barista non rischia di rimanere indietro con le preparazioni. Di fatti il bar è, soprattutto per noi italiani, il tempio sacro dell’espresso. Un luogo del genere dove si deve aspettare ore per il proprio sacrosanto caffè va contro la definizione stessa di “espresso”. Che, come suggerisce il termine, ha perfino fatto nascere l’espressione “un caffè al volo”, tanto per sottolineare la velocità della cosa.
- Ristorante. Per un ristorante invece il caffè è la firma in fondo all’esperienza del pasto. Non può permettersi di rovinare tutta la preparazione e le diverse portate perché il dettaglio finale non è all’altezza del resto.
- Bed and breakfast. Per un bed and breakfast il caffè rappresenta il buongiorno che ogni giorno si decide di dare ai propri ospiti. È come se ogni giorno la meta che hanno scelto di visitare venisse a dargli il migliore dei risvegli possibili, coccolandoli. Basta mettersi nei panni di un turista straniero in visita in Italia: un espresso a regola d’arte al risveglio è un vero sogno ad occhi aperti.
Quindi, qual’è la differenza tra una macchina da caffè a 2 gruppi e 1 gruppo?
Essenzialmente sta nel numero di caffè espressi che si possono preparare, oltre che ovviamente nelle dimensioni.
La macchina da caffè a 2 gruppi consente di preparare fino a quattro espressi alla volta, mentre quella a 1 gruppo al massimo due. La prima è più presente, la macchina da caffè a 2 gruppi ha personalità ed è poco adatta all’ambiente domestico.
Mentre invece la macchina a leva a 1 gruppo è assolutamente perfetta per un angolo caffè in cucina.
Le forme del modello Export di Pontevecchio riescono a sposarsi con qualsiasi gusto d’arredo. Le sue dimensioni ridotte la rendono la compagna ottimale per ogni spazio, e le sue possibili colorazioni la rendono adatta a ogni gusto. Così da poter avere un caffè buono come al bar.
Il modello Pontevecchio Lusso II dal canto suo rappresenta il perfetto modello a 2 gruppi. Racchiude nelle sue linee essenziali una fitta rete di condotti che termina sulla piastra in acciaio inox che consente di servire due gruppi. Questa è una invenzione di Ercolino Bernini, fondatore di Pontevecchio e primo inventore dell’innovativo meccanismo per i 2 gruppi.
I modelli Lusso I ed Export di Pontevecchio, invece, sono modelli a 1 gruppo, diversi modelli di macchina da caffé professionale che sono più adatte per chi invece prevede di realizzare pochi espressi alla volta. Quindi un ristorante, un agriturismo, un bed and breakfast possono essere le destinazioni perfette per queste macchine.
L’importante è tenere a mente, per tutte queste realtà, che il caffè non è solo una bevanda, è un rito.
Per noi la vendita di una macchina è come il varo di una nave: non sono ammissibili nessun tipo di errori, sotto nessun aspetto. Il costo, oltretutto contenuto, viene ammortizzato nel tempo, perché le nostre macchine non temono usura.
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