Ordinare un caffè in un bar significa assistere ad una miriade di variabili di scelte dei consumatori.
In vetro, con l’aggiunta di latte freddo, corretto, tazza grande, acqua a parte, solo per citarne alcuni.
Ma dovendo fare una scelta tra quelli che le persone chiedono di più tra le varianti di un buon caffè.
Le scelte sono tra caffè corto, ristretto o lungo.
Ma quali sono le reali differenze tra questi tre? Ad esempio, varia la quantità di caffeina?
Il caffè ristretto: ovvero il proverbiale “caffè al volo”

Partiamo dal presupposto che, come quello corto o lungo, anche il caffè ristretto è un espresso, quindi un caffè prodotto facendo attraversare l’acqua ad elevate pressioni e altissime temperature attraverso la polvere di caffè nella macchinetta prima della fuoriuscita. In un processo veloce e immediato, quindi “espresso”.
La quantità che la macchina ne produce dipende da quanto faremo durare questo processo: il tempo che ci vuole per fare un espresso normale è tra i venti e i trenta secondi (volendo essere precisi, sono venticinque), quindi per fare un buon caffè ristretto dovrai semplicemente impiegare meno tempo in questa fase. In termini di quantità il caffè ristretto è inferiore ai 30ml (la quantità esatta e perfetta di un espresso) e si presenta molto aromatico e cremoso, dai profumi intensi e concentrati. Il gusto quindi è quindi più marcato, e contrariamente a quello che si potrebbe pensare, ha meno caffeina del caffè lungo o del caffè corto. Ovviamente berlo dura poco, ma concentra molto gli aromi.
Il caffè lungo: per godersi di più il piacere della bevanda

Il caffè lungo è un espresso che dura di più alla bevuta, e che spesso viene preparato erroneamente. L’errore comune infatti è quello di prolungare la durata del passaggio dell’acqua nel caffè (ovvero l’estrazione) fino a quaranta secondi, ottenendo una bevanda più diluita, più amara e con più alto contenuto di caffeina. Questo perché superare i venticinque secondi di tempo per la durata d’estrazione, ovvero far trascorrere troppa acqua all’interno del filtro, comporta il rilascio di sostanze poco digeribili, che conferiscono al caffè un sentore amarognolo con il retrogusto di sapore di bruciato.
In pochi sanno quale sia il modo corretto di preparare il caffè lungo
Ti chiederai quindi quale sia il modo corretto di preparare il caffè lungo: la pratica corretta è quella di preparare un normale caffè espresso, servirlo in una tazzina con acqua calda a parte (o fredda, a seconda dei gusti). In questo modo si preservano gli aromi naturali della bevanda, il giusto bilanciamento di sapori e gli odori. La quantità di caffeina quindi aumenta solo se facciamo durare di più il tempo di estrazione, non aggiungendo acqua nella tazzina . Questa variante del caffè è quella che viene maggiormente consumata in tutto il mondo ed è considerata quindi lo standard.
Il caffè corto: ovvero un comune errore di disambiguazione

Cosa si intende per caffè corto? Il caffè corto non è altro che quello che comunemente definiamo “espresso” in Italia. È una terminologia che abbiamo probabilmente mutuato dall’estero, dove viene usata per differenziarlo dal caffè lungo, che come abbiamo visto è lo standard. Per cui non c’è nessuna differenza tra il dire “espresso” o “corto”, ma si può correre il rischio di essere fraintesi e di vedersi recapitati un “ristretto” al posto di un normale caffè espresso.
Esiste una differenza di caffeina tra caffè corto, ristretto e lungo?
La quantità di caffeina cambia solo se farai durare di più il tempo di estrazione della bevanda, ma come abbiamo visto superare i canonici venticinque secondi comporta un peggioramento del sapore, quindi non conviene farlo mai. Quindi la caffeina non varia, ma cambia solo la scelta di gustarsi per più o meno tempo la nostra adorata bevanda.
Sapere queste differenze ti consentirà di prepararti un ottimo caffè ristretto, dalla intensa cremosità e dagli aromi persistenti, o un delizioso caffè lungo meno denso ma da gustarsi per più tempo, oppure infine il classico espresso, per i puristi della nostra bevanda scura.
Come prepararsi il caffè lungo, ristretto o corto a casa propria
Chiaramente queste differenze riguardano il caffè espresso, quindi quello da preparare con macchine professionali che generalmente si trovano nei bar, anche se oggi non è più così: infatti puoi prepararti un caffè espresso a regola d’arte anche a casa tua, proprio come in un bar, grazie alle macchine a leva domestiche Pontevecchio. Con la sua ampia scelta di modelli e colorazioni ti offre la possibilità di gustarti il migliore degli espressi direttamente a casa tua, per il tuo piacere o quello dei tuoi ospiti, con una macchina che abbellisce la tua cucina.
Preparati il tuo delizioso caffè a casa tua, potendo anche usare il tuo macinato di chicchi preferito, basta scegliere il tuo modello più adatto di macchine a leva Pontevecchio, e chiederle di preparartelo ogni volta che vuoi.