Per gli intenditori del caffè espresso, la crema che riposa sopra la bevanda rappresenta la sublimazione dei sapori e degli odori. Esiste una vera e propria cultura intorno all’argomento, come pure le pratiche da sapere per il corretto uso della macchina per caffè.
La crema del caffè espresso è il suo tratto distintivo.
Preparare la crema al caffè correttamente è la massima espressione della cultura dell’espresso, ed esprime il massimo degli aromi nelle tazzine di caffè.
Il fatto che sulla superficie della bevanda si formi la crema è dovuto esclusivamente dal metodo di preparazione: l’estrazione. Che significa pompare acqua calda da un serbatoio, attraverso una fitta rete di condotti, per farla passare attraverso il porta filtro con il caffè macinato e ottenere la bevanda.
Solo tramite l’estrazione si forma la crema sul caffè espresso.
In buona sostanza si può dire che se il caffè che ci viene servito non ha la crema sopra, allora non è un espresso. Si tratta casomai di un’altra tecnica per produrre la bevanda, ma non è quella che risale dalle prime invenzioni di Achille Gaggia.
La crema non è altro che il concentrato del sistema di estrazione dell’espresso, in essa sono contenuti tutti i sapori e gli odori, e alla loro massima espressione.
Nella crema sono racchiuse le note aromatiche del caffè espresso.
Quando un espresso è ben estratto ha una crema con una tessitura fine, dal colore marrone nocciola, qualche riflesso tendente al rosso e delle piccole rigature marroni. Lo spessore infine si deve aggirare intorno ai 3 o 4 millimetri.
Il fatto che non ci sia la crema può dipendere principalmente da due aspetti: è stato commesso un errore in fase di preparazione oppure il caffè era andato a male.
Se la crema non viene può essere colpa del caffè.
A volte infatti il problema non è nella macchina da caffè espresso professionale, quanto invece ad esempio nella conservazione del caffè. Magari per colpa dell’umidità i chicchi si sono rovinati, ad esempio. Altro caso potrebbe essere facilmente quello di una erronea tostatura dei chicchi. Il confine da non superare tra tostatura e bruciatura è molto sottile e spesso viene oltrepassato tragicamente.

Altro comune incidente che può essere non attribuibile all’estrazione è la macinatura. Macinare male il caffè è un errore che viene fatto a monte e che può creare davvero tanti problemi al prodotto finale. Se i chicchi sono stati macinati troppo grossolanamente l’acqua potrebbe passarci attraverso senza estrarre a pieno gli aromi. Se invece sono troppo macinati, fino ad essere una polvere troppo fina, l’acqua non riesce nemmeno a passare.
Ultimo aspetto, la compattezza della polvere di caffè. Si può dire però che questo fattore dipenda più dalla fase di preparazione: è chiaro che pressare troppo la polvere crea una superficie praticamente solida che l’acqua non riesce ad attraversare. O che se ci riesce produce poca bevanda, densa e dal sapore amaro.
La crema a volte non viene a causa della preparazione.
Ecco che poi entrano in gioco i fattori che riguardano la preparazione, l’estrazione della bevanda.
Quando preparate il caffè sapete che è necessario rispettare uno specifico tempo di estrazione, ad esempio. Questo è certamente un aspetto che se gestito male può rendere irrealizzabile la crema. Che di fatti è una emulsione poco stabile che si crea grazie all’alta pressione con cui l’acqua viene spinta attraverso il caffè.
Per chi volesse poi finalizzare la preparazione del caffè a regola d’arte, esistono addirittura dei cucchiaini progettati apposta per poter girare il caffè senza rompere la superficie cremosa. Questo aspetto per esempio è fondamentale quando si parla di latte art, ovvero l’arte di realizzare disegni con la schiuma, sfruttando spesso zucchero a velo.
È facile fare la crema del caffè con la macchina a leva.
Non è un segreto che la crema venga superbamente quando prodotta con una macchina da caffè a leva. Nelle macchine manuali il processo di estrazione è certamente più controllato, quindi il suo risultato, una volta che si abbassa la leva, è migliore di altri. Ottenere la crema del caffè con la macchina a leva è in buona sostanza più facile.
Inoltre, è giusto dirlo, i modelli manuali hanno anche una piacevolezza estetica d’arredo e design che non è comparabile, come i modelli Pontevecchio.
Conclusioni
Quindi non si tratta soltanto di poter preparare il miglior caffè espresso a regola d’arte. Quello che per definizione e natura ha anche la sua crema preziosa sulla superficie.
Si tratta anche di arredare casa con un oggetto che è una vera e propria opera artigianale, con cui allietare gli ospiti alla mattina o a fine pasto.
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