Tazza grande e fumante, aroma intenso che avvolge ogni angolo della casa, sentore più dolciastro: oggi parliamo del caffè americano.
È un mito che fa parte del nostro immaginario da sempre. Infatti fin dagli albori della TV e dai grandi romanzi provenienti dagli Stati Uniti, abbiamo sentito parlare di un caffè da sorseggiare lentamente. In ogni telefilm compare il protagonista con il suo “bicchiere” di caffè americano che sembra così distante dal nostro amato espresso.
Sull’onda delle grandi serie televisive, in seguito alla voglia di conoscere altre culture, anche In Italia il consumo di caffè americano sta diventando un trend sempre più diffuso.
Se ti sei sempre chiesto che sapore avesse, sei nel posto giusto.
In questo articolo andremo alla scoperta di un vero e proprio mito. Ti spiegheremo come si fa il caffè americano in casa, quali sono le sue origini e qual è la miscela più indicata per la preparazione.
Con le macchine a leva sarà davvero semplice preparare un caffè americano secondo la ricetta originale. Queste apparecchiature, infatti, ti permettono di realizzare una bevanda ottima.
Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta del caffè americano e delle sue varianti!
Cos’è il caffè americano
Molte persone confondono il caffè all’americana con il caffè americano. E, sebbene possa sembrare una sottigliezza, le due definizioni si riferiscono a bevande e tradizioni del tutto diverse.
Per prima cosa quindi dobbiamo dare una definizione precisa di caffè americano.
Molte persone confondono il caffè all’americana con il caffè americano.
Sembra una sottigliezza ma, in realtà, le due definizioni si riferiscono a bevande e tradizioni del tutto diverse.
Il primo è quello che si beve nei bicchieri grandi e coperti, mentre si cammina o si raggiunge il lavoro. Questa immagine è un po’ lo specchio delle grandi metropoli americane, in cui le persone sorseggiano il caffè all’americana per le strade.
Si tratta di un caffè annacquato, preparato con un macchinario composto da serbatoio, caraffa e portafiltro. È quello che prende il nome di brewed coffee (caffè filtrato).
Il caffè americano che si beve in Italia ha caratteristiche molto diverse: è infatti molto collegato alla tradizione della nostra penisola, in cui ha avuto origine. Si tratta di una bevanda a base di caffè, e viene servita comunemente nei bar e nelle caffetterie del nostro paese. L’ingrediente base è il caffè espresso, al quale viene aggiunta una buona quantità di acqua bollente.
Il risultato, dunque, è molto differente dal caffè espresso. Il caffè americano, infatti, è più liquido, non ha la tipica crema e ha caratteristiche di gusto meno accentuate. Gusto di cui, tuttavia, mantiene inalterata la forza. In genere, viene preferito al caffè espresso da chi ama assaporare il gusto del caffè più lentamente.
Le origini del caffè americano
Come abbiamo visto, il caffè americano non è quello che si consuma nelle strade newyorkesi o che viene bevuto dai protagonisti dei più celebri film d’oltreoceano. In realtà, il caffè americano è una bevanda tipica della nostra penisola che di esotico ha solamente le origini.
Secondo la tradizione sembra che il caffè americano sia stato inventato dai soldati americani durante la Seconda guerra mondiale. I soldati di stanza in Italia, infatti, non erano abituati al gusto forte e corposo del caffè espresso. Per questo motivo diluivano il caffè espresso con acqua bollente per ricreare il caffè che erano abituati a bere negli Stati Uniti.
Il caffè americano viene anche citato in un romanzo del 1928 di Somerset Maugham “Ashenden: Or the British Agent”, in cui il protagonista sorseggia un americano. Sempre in un racconto dello stesso autore si parla di americano come sostituto di un cocktail. Sebbene queste citazioni risalgano alla fine degli anni 20, non si hanno però testimonianze certe che si trattasse proprio di caffè americano.
Quanta caffeina ha il caffè americano
Nonostante si possa pensare che il caffè americano sia più leggero e contenga meno caffeina, in realtà non è affatto così.
La presenza di acqua, infatti non incide sulla quantità di caffeina contenuta dalla bevanda. Ti spieghiamo perché.
Il contenuto di caffeina viene calcolato in once. Un’oncia equivale a 30 millilitri (considera che una tazzina di caffè espresso contiene poco meno di un’oncia).
Il caffè espresso ha una quantità di caffeina cha va dai 30 ai 50 milligrammi per oncia.
Il caffè americano, invece, contiene dagli 8 ai 15 milligrammi di caffeina.
Il caffè espresso quindi ha un contenuto di caffeina maggiore, a parità di quantità, rispetto al caffè americano e al caffè filtro. E da qui nasce l’equivoco!
È vero che il caffè espresso contiene più caffeina per oncia. Tuttavia quando si consuma una tazzina di espresso, si beve una sola oncia di caffè e quindi si assume un quantitativo di caffeina di circa 8 mg.
Una tazza di caffè filtro o americano, invece, è di circa 8 once.
Hai capito bene: 8 once.
Quindi si consuma una quantità di bevanda quattro volte superiore al caffè espresso. Per cui anche il quantitativo di caffeina lievita, oscillando tra i 65 e i 120 milligrammi per tazza.
Insomma da questo calcolo avrai capito che la quantità di caffeina è quasi la stessa e che puoi degustare entrambi a seconda dei tuoi gusti.
Come si prepara il caffè americano in casa
Il caffè americano si può fare anche in casa? La risposta è assolutamente sì.
Infatti si tratta di un caffè espresso allungato con acqua bollente, servito in una tazza più capiente, tipo quella del cappuccino.
Vediamo come prepararlo e quali sono gli ingredienti.
Innanzitutto, occorre procurarsi acqua calda, polvere di caffè, un bicchiere e una tazza. Con tutto l’occorrente alla mano, si procede alla preparazione di un caffè espresso lungo. La quantità giusta è tra i 40 e i 50 millilitri.
Dopo aver preparato questa base, si aggiunge una quantità di acqua bollente che può variare a seconda delle tue preferenze.
Nella ricetta del caffè americano classico, la proporzione è di una tazzina di caffè per due tazzine di acqua.
Per avere un caffè americano buono come quello del bar, ecco qualche piccolo segreto:
- Scegli acqua filtrata: in questo modo eviterai che le impurità alterino l’aroma del caffè;
- Riempi la tazza di acqua prima di preparare il caffè espresso: così riuscirai ad ottenere la crema che caratterizza l’espresso italiano;
- Utilizza una macchina da caffè a leva Pontevecchio: solo con una macchina da caffè professionale puoi ottenere un caffè americano dal gusto intenso e caratteristico.
Ora conosci i segreti per fare il caffè americano, vediamo quale miscela utilizzare.
La miscela da usare per il caffè americano
A seconda che tu voglia preparare il caffè americano o il caffè all’americana, dovrai scegliere miscele di caffè dalle caratteristiche diverse.
Il caffè americano ha caratteristiche molto simili al caffè espresso. Per cui non necessita di una miscela preparata appositamente. Le note di questa bevanda, infatti, hanno la stessa intensità e mantengono caratteristiche organolettiche molto simili al caffè del bar.
La miscela per il caffè all’americana, invece, deve essere selezionata in maniera specifica. Le sue caratteristiche consolidate rendono la bevanda più leggera e priva di note amare.
Il tipo di caffè più adatto è quindi la miscela arabica, pura o mixata con la robusta (con una proporzione dell’80% di arabica e 20% di robusta).
Due elementi fondamentali però sono la macinatura e la tostatura.
La polvere deve avere una macinatura medio-grande. Se utilizzi il macina caffè, occhio a non macinare in maniera troppo grossolana i chicchi di caffè. Il risultato sarebbe una bevanda debole e poco aromatica. Tuttavia anche con una macinatura molto fine rischi di alterare il sapore, estraendo una bevanda troppo amara.
Per quanto riguarda la tostatura, sceglila non troppo scura. In questo modo le note fresche prevarranno su quelle amare.
Le varianti del caffè americano
Il caffè è una bevanda che si presta bene per molte preparazioni. E così anche il caffè americano.
In molti paesi, in genere, viene accompagnato da un bricco di acqua calda, per poter allungare la bevanda a proprio gusto.
Ma può essere servito anche ghiacciato, più lungo o preparato con caffè gocciolante.
Vediamo alcune varianti del caffè americano.
- Il Long Black è una bevanda molto diffusa in Australia. Al cliente viene servito un bricco di acqua bollente e un espresso da aggiungerci. Praticamente sei proprio tu a preparare il caffè americano, direttamente al tavolo.
- L’Iced Americano è una variante molto estiva e fresca e si offre come alternativa al caffè, nei mesi più afosi. Il caffè americano ghiacciato si prepara con del caffè espresso a cui si aggiunge l’acqua fredda o il ghiaccio.
- Il caffè americano lungo si ottiene aggiungendo una quantità di caffè espresso maggiore. Questa bevanda ha maggior volume ma anche delle caratteristiche organolettiche più amare.
- Il Red Eye è un caffè americano che si prepara con caffè gocciolante anziché con acqua calda. Il suo gusto è molto più forte e contiene una quantità di caffeina maggiore.
Caffè americano: proprietà e benefici
Bevanda dalle proprietà energizzanti, il caffè americano ha un effetto benefico sull’umore grazie alla presenza di caffeina. Le sue proprietà psicoattive, infatti, aumentano la carica positiva e contribuiscono alla voglia di fare.
La caffeina, inoltre, contrasta l’invecchiamento cellulare e ha proprietà antiossidanti, che contribuiscono alla rigenerazione delle cellule.
Essendo composto da caffè e acqua, il caffè americano non ingrassa ma stimola il metabolismo e può essere assunto anche da vegani e vegetariani. Per lo stesso motivo, è una bevanda consigliata anche a chi ha problemi con gli alimenti allergizzanti, come il glutine e il lattosio.
Bere caffè americano, quindi, non è dannoso nemmeno per chi segue un regime alimentare controllato, a meno che non si esageri con i dolcificanti: una tazza di caffè americano, infatti, non apporta zuccheri e, a livello nutrizionale, fornisce un massimo di 15 calorie.
Consumarlo dopo i pasti è particolarmente indicato per migliorare la digestione poiché, come l’espresso, anche il caffè americano accelera il metabolismo e aumenta la sensazione di sazietà. La sua assunzione favorisce poi la produzione di insulina e mantiene basso il livello degli zuccheri nel sangue, il che è utile per chi soffre di diabete, a patto che non si ecceda con lo zucchero.
Come usare il caffè americano in cucina
Devi sapere che il caffè americano non è solo una bevanda da sorseggiare al mattino, ma un ingrediente versatile in cucina. La sua consistenza leggera e il sapore intenso lo rendono perfetto per arricchire dolci e piatti salati.
Ad esempio, prova ad aggiungere un po’ di caffè americano al tuo impasto per torte al cioccolato: il risultato sarà un dolce dal sapore più profondo e complesso. Nei mesi estivi, puoi usarlo per preparare un delizioso gelato al caffè fatto in casa o dei rinfrescanti ghiaccioli. Sul fronte salato, il caffè americano può essere utilizzato per marinare la carne, donando un tocco di originalità alle tue grigliate.
La prossima volta che prepari il caffè americano, pensa che potresti star creando non solo una bevanda, ma un ingrediente particolare da sfruttare anche in ambito culinario.
L’arte della degustazione del caffè americano
Sapevi che esiste un vero e proprio metodo per degustare il caffè americano? Proprio come per il vino, anche per questa bevanda si può sviluppare un approccio da intenditori.
Inizia osservando il colore: un buon caffè americano dovrebbe avere una tonalità ambrata con riflessi rossastri. Avvicina poi la tazza al naso e inspira profondamente: dovresti percepire note di cioccolato, frutta secca o spezie, a seconda della miscela. Quando lo assaggi, fallo scorrere su tutta la lingua per cogliere le diverse sfumature di gusto. Un caffè americano di qualità dovrebbe avere un sapore equilibrato, con una leggera acidità e un retrogusto persistente ma non amaro.
Con la pratica, riuscirai a distinguere le sottili differenze tra le varie miscele e preparazioni.
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Conclusioni
Ora conosci tutti i segreti del caffè americano e puoi degustarlo tranquillamente in casa tua, in compagnia di amici o da solo!
A livello energetico cambia poco rispetto al caffè tradizionale. La quantità di caffeina di una tazzina di caffè espresso è quasi lo stesso contenuto in una tazza di caffè americano.
Per la preparazione, non dimenticare i suggerimenti che ti abbiamo dato: usa acqua filtrata, la macinatura deve essere medio-grossa e la tostatura chiara.
Per un ottimo caffè americano, la macchina da caffè a leva è ideale, poiché ti permette di regolare la quantità di acqua ed estrarre un espresso di grande qualità.
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