Le caratteristiche del caffè non sempre sono le stesse ma spesso diventa difficile riconoscere un caffè di alta qualità da uno di bassa qualità.
Bere caffè, infatti, può diventare una vera e propria arte e gli amanti della nera bevanda sanno che ci sono dei punti fermi da valutare quando si sorseggia il caffè.
In alcuni settori, come quello del wine, esistono dei professionisti in grado di distinguere la provenienza, il tipo di prodotto, la cantina e l’anno di produzione dal primo sorso di vino. Questa capacità, che può trasformarsi in un lavoro, può essere sviluppata anche per quanto riguarda il caffè.
Quindi, se ti stai chiedendo come si beve un buon caffè al bar e come si distingue un buon espresso, sei nel posto giusto.
In questo articolo ti spiegheremo quali sono i sensi coinvolti nella degustazione del caffè, che caratteristiche devi valutare per dire se una miscela è buona oppure no e ti daremo alcune indicazioni sul Galateo al bar e in casa.
Infatti puoi fare questo percorso alla ricerca del gusto del caffè perfetto anche a casa, esercitandoti a riconoscere una polvere di prima scelta e valutare la tostatura dei chicchi.
A volte ci si trova a bere caffè di pessima qualità senza riuscire nemmeno a distinguerlo. Oppure si scopre di aver preso un caffè rarissimo, molto costoso e dalla provenienza esotica senza averne assaporato appieno le caratteristiche.
Per imparare a riconoscere il tipo di caffè che stai bevendo, segui le nostre indicazioni e pian piano ti trasformerai in un vero esperto.
Quali sono le caratteristiche del caffè che devi valutare
Per imparare a riconoscere il caffè e ad assaporarne il gusto fino in fondo, puoi iniziare ad organizzare delle vere degustazioni.
All’inizio non sarà facile distinguere gli aromi, gli odori, il metodo di infusione e il tipo di tostatura ma nel tempo vedrai che le tue capacità si affineranno.
Prenditi del tempo per recarti in torrefazione e inizia facendoti spiegare i tipi di caffè che propongono. Prova ad acquistarne due tipologie dalle caratteristiche molto differenti così da comprendere facilmente cosa le distingue. Se hai un macinacaffè, ti consigliamo di acquistare i chicchi, in alternativa va benissimo anche la polvere.
Per esaltarne il gusto, il metodo di preparazione migliore è la macchina da caffè professionale. Tuttavia, se non ne possiedi ancora una, puoi partire dalla Moka tradizionale.
Inoltre, se sei un vero goloso di caffè cerca di assaggiarlo in posti diversi. Oppure, se hai una caffetteria o un bar preferito, invece di bere il caffè al volo, inizia a gustare il tuo espresso con attenzione. Nota quali sono le tonalità di colore, senti che tipo di aroma diffonde nell’aria e poi bevilo. Fai anche caso ai particolari nel processo di percolazione, ai movimenti del barista, alle tazze utilizzate.
Ogni passaggio è essenziale per un prodotto perfetto.
E ora dai un’occhiata al nostro piccolo manuale per capire come si degusta il caffè.
1. Quanto conta il metodo di infusione?
Sebbene noi siamo dei puristi del caffè preparato con macchine da caffè made in Italy e tifiamo per il metodo classico, possiamo affermare che, nella degustazione, è possibile anche lasciare il metodo di preparazione in secondo piano.
Quando si parla di degustazione, detta anche coppettazione, la differenza è fatta da fattori come:
- tipologia di acqua utilizzata;
- freschezza dei chicchi;
- macinatura effettuata sul momento.
Per cui, se sei abituato a utilizzare metodi come l’aeropress o la French press, puoi anche effettuare la degustazione utilizzando uno di questi.
2. Oltre al palato, utilizza l’olfatto
Nella coppettazione, uno dei sensi più coinvolti è l’olfatto. Il gusto infatti non si avverte solo nel palato ma è un insieme che si forma grazie agli stimoli gustativi e olfattivi.
Per cui, prima di passare all’assaggio vero e proprio, devi annusare profondamente il caffè e prenderti qualche istante per individuare il tipo miscela che stai per bere e le sue note aromatiche.
La percezione dell’odore si compone di quattro fasi:
- Odora i chicchi di caffè da cui è stato estratto l’espresso che devi assaggiare.
- Annusa il profumo che hanno dopo la macinatura.
- Cerca di percepire l’odore che emette la bevanda mentre la versi.
- Prima di bere il caffè, inclina la tazza e respira l’odore.
In ogni fase, percepirai un tipo di aroma differente ma, nell’insieme, riuscirai a farti un’idea precisa delle caratteristiche organolettiche del tipo di caffè che stai degustando.
Anche quando non stai effettuando una degustazione professionale, puoi mettere in pratica questi suggerimenti. In realtà la chiave per assaggiare il caffè è proprio berlo con attenzione e dedicare qualche istante alla percezione delle sensazioni che ti dà.
3. Impara a distinguere le caratteristiche del caffè
Capire il sapore del caffè e cercare di descriverlo in maniere standard non è facile. Il gusto infatti è una cosa del tutto personale. Tuttavia ci sono alcuni metodi diffusi per capire com’è composta una tazza di caffè.
Il caffè, come il vino, può essere descritto in molti modi (bruciato, caramellato, fruttato, speziato, legnoso e così via). Per iniziare però cerca di individuare questi tipi di caratteri:
Aroma
Quando si parla di dolcezza del caffè, non si intende nella maniera più assoluta parlare di zucchero. Anche se preferisci bere il caffè amaro, la tua tazza di caffè può avere delle note dolci che ricordano lo zucchero di canna, la melassa, il miele o il caramello.
Acidità
Alcuni tipi di caffè hanno una caratteristica agrumata che gli conferisce una elevata acidità. Questa particolarità, nota anche “luminosità”, ti fa percepire gusti che ricordano appunto gli agrumi, il mirtillo, la fragola, l’anguria o il pomodoro.
In genere un caffè che presenta questi attributi viene descritto come fruttato.
Corpo
Il caffè che stai bevendo è ricco, acquoso, pesante, leggero o liscio?
Ci sono alcune fasi della preparazione del caffè che ne influenzano il gusto in maniera molto intensa. Si tratta di alcune tipologie di tostatura e la scelta di vari tipi di caffè.
Per descrivere questo attributo, il modo migliore è valutare la sensazione che rimane in bocca dopo aver bevuto il caffè.
Retrogusto
Hai mai notato che alcuni tipi di caffè lasciano il proprio sapore nel palato anche dopo aver deglutito?
Quando il sapore persiste, vuol dire che hai bevuto un caffè duro, acido, amaro o affumicato. Mentre, se il palato rimane neutro, vuol dire che hai appena preso un caffè pulito. In genere questo aspetto è legato al consumo di caffè pregiati ed è influenzato anche dal metodo utilizzato per la tostatura dei chicchi.
4. Valuta la qualità della tostatura
I caffè più particolari, esotici o costosi hanno alcune particolarità che li rendono unici. Per accorgersene e riconoscerle è necessario avere un palato allenato e porsi alcune domande durante la degustazione:
I sapori si distinguono con facilità?
Quando il sapore del caffè è armonico e le note si sposano bene l’una con l’altra significa che i chicchi sono ben tostati.
Il gusto esplode insieme o ha varie fasi?
In genere, un indicatore della bontà del caffè è l’avere diversi sapori che si percepiscono l’uno dopo l’altro.
Il gusto infatti non deve esaurirsi subito dopo aver terminato il caffè. I grandi caffè hanno una progressione di sapori che puoi assaporare piano piano.
Quando varia la temperatura come cambia il caffè?
Al variare della temperatura, il sapore del caffè subisce dei cambiamenti. In genere, un buon caffè mantiene le sue caratteristiche interessanti anche se inizia a intiepidirsi. Anzi, a volte, il processo di raffreddamento esalta alcune delle sue note.
Il caffè troppo caldo andrebbe evitato, poiché il palato non riesce a captarne i difetti, come il sapore di catrame, l’amaro o i gusti acidi. Questo tipo di sapori vengono fuori durante il processo di raffreddamento.
Come bere il caffè al bar
Se vuoi diventare un professionista del caffè, non basta solo distinguere la polvere, il processo di tostatura o gli attributi che puoi utilizzare per descrivere i vari tipi di caffè. Un vero intenditore sa bene come muoversi anche nelle occasioni sociali e conosce bene galateo e caffè.
Di fronte ad un caffè ci sono delle regole di bon ton che non si possono trascurare, sia che si tratti di bere il caffè al bar che di gustarlo in casa.
Vediamo cosa dice il galateo del caffè riguardo al bar:
- Saluta quando entri e quando esci: accedendo al bar, la prima cosa da fare è salutare chi lavora. Questa è una forma di rispetto per chi si trova lì per offrirti un buon servizio, che non riguarda solo la preparazione del caffè, ma anche la pulizia e la risposta a qualsiasi tua esigenza.
- Impara come bere il caffè: considera che un barista esperto ti servirà il caffè su un piattino, con il manico della tazzina rivolto verso destra. Il cucchiaino deve essere sullo stesso lato. Quando bevi, dovresti tenere il piattino con la sinistra e prendere la tazzina con l’altra mano. Tieni il manico della tazzina con due dita e avvicinala alla bocca.
- Sai come deve essere girato lo zucchero? Innanzitutto il caffè va sempre girato, dimenticando la cattiva abitudine di ondeggiare la tazzina. Il cucchiaino deve muoversi dall’alto verso il basso e, una volta terminata l’operazione, va appoggiato sul piattino.
- Bevi con discrezione ed evita di fare rumore sia quando mescoli il caffè che mentre bevi. Inoltre non leccare mai la schiuma, neppure quella del cappuccino!
Ora sai come bere il caffè al bar, vediamo come si fa a casa.
Come bere il caffè a casa
Se per il bar ci sono delle regole ben precise di comportamento, anche per bere il caffè a casa bisogna attenersi al Galateo del caffè.
Prima di dirti le regole di bon ton, sappi che il caffè va servito rispettando le tempistiche. In genere, quindi, si offre a fine pasto e mai a tavola. Se vuoi rendere più chic questo momento puoi invitare i tuoi ospiti a sedersi sul divano dove, accanto al caffè puoi offrire dei liquori adatti, i cioccolatini e l’acqua.
Ma veniamo alle regole:
- Lo zucchero deve essere messo nella tazzina dal padrone di casa e porto all’ospite che provvede a mescolarlo.
- Se utilizzi una macchina da caffè, prepara poche tazze alla volta e portale in tavola prima che si freddino. Un piccolo segreto per mantenere il caffè caldo, dalla cucina al salotto, è di riscaldare le tazzine vuote in forno, in modo che arrivi all’ospite in condizioni ottimali.
- Come per il bar, la tazzina va porta all’ospite con il manico alla sua destra, dove va posto anche il cucchiaino. Per quanto riguarda questo passaggio, anche l’ospite ha delle regole da rispettare. Non deve girare in maniera veloce il cucchiaino e non deve leccarlo anche se la schiuma appare davvero invitante o è rimasto lo zucchero sul fondo.
- L’ospite non dovrebbe fare rumore né mentre sorseggia il caffè né quando lo mescola. La tazzina va presa con la mano destra e avvicinata al viso. Il piattino rimane sul tavolo se il caffè è servito dopo il pasto.
Essere un perfetto padrone di casa richiede delle competenze specifiche anche nel caso si tratti di bere un semplice caffè. E se vuoi fare un’ottima figura cerca di unire le tue competenze nella degustazione alle buone maniere.
Conclusione
Molte persone sono abituate a bere il caffè in qualsiasi occasione e a scappare via. Questo non permette loro di notare alcuni particolari che distinguono un caffè speciale da uno qualunque.
Per gustare il caffè come veri professionisti è importante imparare alcune regole base per distinguere gli attributi specifici di ogni tazzina di caffè.
I gusti sono gusti e ognuno ha la sua opinione personale su quale tipo di caffè apprezza di più. Tuttavia, per distinguere le caratteristiche organolettiche del caffè, puoi basarti per prima cosa sull’olfatto. Odorando il caffè, puoi scoprire caratteri nuovi che ti preparano alla vera degustazione.
Quando assaggi il caffè devi imparare a distinguere il suo aroma, l’acidità, il corpo e l’eventuale retrogusto.
Oltre a saper riconoscere un buon caffè, ricordati sempre di seguire le regole di bon ton, sia per quanto riguarda il caffè al bar che il caffè di casa.
Per bere un caffè di qualità ogni giorno acquista una macchina a leva Pontevecchio, in questo modo potrai gustare sempre un caffè perfetto come al bar.