Negli ultimi mesi, le nostre vite sono cambiate in seguito alla diffusione del virus covid-19.
Alcuni di noi hanno provato il lavoro a distanza, altri hanno sperimentato nuovi stili di vita. Anche le abitudini più semplici, come andare a fare la spesa o bere un caffè al bar, hanno assunto una dimensione nuova.
Chiunque si è posto domande sui propri alimenti preferiti, soprattutto per quanto riguarda la filiera di produzione e gli imballaggi. E, con ogni probabilità, se sei un amante del caffè, ti sarai chiesto se il coronavirus interagisse con il caffè.
Ad oggi, gli studi sulla pandemia hanno fornito moltissime risposte anche sull’eventuale rapporto tra coronavirus e caffè.
In questo articolo ti forniremo le risposte alle domande più frequenti, basandoci su informazioni diffuse dalla FCA (U.S. Food & Drug Administration) e dal CDC (Centers for Disease Control and Prevention).
Si può trasmettere il coronavirus attraverso gli imballaggi?
Durante il lockdown, ci siamo abituati a porre una maggiore attenzione al contatto con imballaggi, buste della spesa e percorso degli alimenti, tanto da igienizzare i sacchetti del supermercato sul pianerottolo o appena rientrati in casa.
Ma è possibile ammalarsi di Covid-19 toccando cibo o imballaggi alimentari?
Secondo le risposte date dalla FDA, al momento, non ci sono prove che la trasmissione possa avvenire in questo modo. Ma è possibile che il virus possa sopravvivere sulle superfici.
Questo non significa che, acquistando un prodotto o maneggiando la sua confezione, ci si ammali. Difatti, il CDC precisa che i batteri del coronavirus hanno un tempo di sopravvivenza molto basso sulle superfici e quindi il rischio di diffusione attraverso gli imballaggi è quasi nullo.
Le confezioni di caffè viaggiano per molti giorni prima di raggiungere le nostre case, in ambienti protetti e a temperatura controllata. E il loro percorso elimina qualsiasi rischio di diffusione del virus.
Il caffè è un alimento sicuro
Secondo le ricerche attuali, non ci sono pericoli legati al consumo di caffè. Nonostante i chicchi di caffè vengano prodotti in paesi toccati dalla pandemia, infatti, il caffè è un alimento sicuro.
Vediamo perché.
La produzione di caffè è un processo complesso che impiega molti giorni per essere portato a termine. Dopo la raccolta, il prodotto viene lavorato, immagazzinato e spedito in grandi lotti. In genere, per raggiungere i paesi di destinazione, tra cui l’Italia, viaggia su grandi container. La spedizione impiega almeno 30 giorni per arrivare alla sua metà.
Il viaggio quindi, come ti abbiamo spiegato, ha una durata tale che supera di gran lunga quella di sopravvivenza del coronavirus sulle superfici. Oltre a questo, considera che i produttori utilizzano diverse tecniche di confezionamento per conservare il caffè in condizioni ottimali durante il trasporto. Tra queste, abbiamo:
- il lavaggio con azoto;
- le valvole unidirezionali;
- i sacchetti ermetici.
Questi mantengono il prodotto fresco più a lungo e ne preservano l’aroma.
Grazie a queste accortezze durante la produzione e il confezionamento, il prodotto che raggiunge le nostre case conserva le sue caratteristiche organolettiche nel tempo. Ma soprattutto, il suo lungo percorso, dai campi alla moderna macchina del caffè, garantisce che il caffè che bevi è sicuro e che non c’è alcun legame tra caffè e coronavirus.
I prodotti provenienti dall’estero non possono diffondere il covid-19
Durante la pandemia, ha cominciato a diffondersi l’abitudine di preferire prodotti alimentari di origine italiana. La scelta è stata dovuta sia alla riscoperta di antichi sapori sia al timore che i prodotti d’importazione potessero in qualche modo essere stati contaminati dal coronavirus.
In questo caso, la FDA ha risposto in modo chiaro che non esistono prove sulla trasmissione del Covid-19 attraverso le merci importate. Inoltre, in questi mesi, non si sono verificati casi di persone infettate attraverso i prodotti, né made in Italy né provenienti dall’estero.
Questo discorso vale per la Cina, ma anche per tutti gli altri paesi fortemente colpiti dal virus.
Per gli amanti della nera bevanda, questa informazione rappresenta un vero e proprio toccasana. Difatti l’Italia ha pochissimi produttori di caffè e, per avere un caffè buono come quello del bar ogni giorno, è necessario acquistarlo dai paesi che lo producono.
C’è qualche legame tra il caffè del bar e il coronavirus?
Per quanto riguarda le attività di ristorazione, i bar e i ristoranti, il discorso è lo stesso: i prodotti confezionati non sono veicolo di trasmissione. I locali di questo tipo, difatti, non trattano alimenti o bevande sfuse ma utilizzano merce confezionata, che viene acquistata dai loro fornitori. Questo limita sia i rischi di contaminazione degli alimenti che quelli legati alla trasmissione del covid-19.
Secondo le raccomandazioni della CDC, le strutture alimentari sono tenute a pulire in modo ordinario tutte le superfici che entrano spesso in contatto con le altre persone. Le aree a contatto con gli alimenti devono essere sempre lavate e igienizzate e le attività sono tenute ad avere piani di sicurezza alimentare in atto.
Ma non ci sono raccomandazioni ulteriori sulla conservazione o l’igienizzazione degli alimenti. Anzi, la CDC non consiglia una disinfezione aggiuntiva che vada oltre la pulizia ricorrente e abituale.
Per cui, l’importante per consumare una bevanda o un alimento senza paura, è che il locale in cui vai sia pulito e rispetti le norme igieniche.
Caffè e coronavirus: non esiste alcun rischio
Sia che tu scelga di sorseggiare il tuo caffè espresso al bar o nel tuo angolo caffè in cucina, sappi che non esiste nessun legame tra la miscela e il covid-19.
I batteri di coronavirus resistono sulle superfici per pochissimo tempo e, il viaggio del caffè per raggiungere il nostro paese, elimina qualsiasi rischio. I produttori di caffè utilizzano delle tecniche di conservazione e imballaggio che preservano il prodotto al riparo da eventuali contaminazioni.
Questo significa che il caffè che raggiunge le nostre tavole è assolutamente sicuro!
L’importante è fare attenzione alle norme igieniche quotidiane e alla pulizia dei piani d’appoggio.
Se sei un amante del caffè, sappi che non c’è bisogno di abbandonare tutte le abitudini che ti hanno sempre reso felice. Basta fare le cose con maggiore accortezza. E ora che sai che bevendo un buon caffè non rischi di contrarre il coronavirus, puoi tornare a gustare la tua bevanda preferita senza alcuna paura.
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