Ogni volta che apri una nuova confezione di caffè, si sprigiona un aroma unico che vorresti conservare nel tempo e ritrovare in ogni tazzina che assapori. Ma il passare dei giorni, il caldo e la conservazione fanno svanire pian piano quell’odore corposo e unico dalla tua miscela di caffè.
Per rendere speciale ogni tazza di caffè espresso, ti sveliamo i segreti per non alterare il gusto del caffè e prolungare nel tempo quell’esplosione di aromi che ti ha pervaso nel momento dell’apertura.
Come si possono mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche organolettiche del caffè? Qual è il modo giusto per conservare il caffè?
Sulle confezioni di caffè compaiono due indicazioni:
- la data di scadenza e
- la dicitura “conservare in luogo fresco e asciutto”.
In realtà, è difficile capire come avere un caffè dall’aroma intenso il più a lungo possibile, una volta aperta la confezione.
La data di scadenza si riferisce alla confezione chiusa. E, poiché il caffè è un prodotto secco, non può deperire se confezionato nel modo corretto. Quindi non fa male! Al massimo, può perdere alcune caratteristiche dopo la data di scadenza.
Invece, dopo l’apertura, come si conserva il caffè?
Il dubbio più grande è relativo al luogo fresco e asciutto.
Alcune persone ritengono che il posto migliore per conservare il caffè sia il frigorifero. Altre cercano di preservarne il gusto scegliendo la tipologia di contenitore in cui riporlo una volta aperto.
Ma gli accorgimenti per mantenere le caratteristiche del caffè inalterate nel tempo sono molti.
Il primo fattore a cui devi porre attenzione è la quantità di prodotto che consumi.
Il formato va scelto in base alle porzioni contenute, per preservare la freschezza del caffè. Difatti, il caffè a contatto con l’ossigeno si ossida ed è una buona prassi mantenere le confezioni aperte per meno tempo possibile.
Cosa rovina il caffè?
Il caffè è un alimento poroso e con la tostatura diventa più delicato. Se non conservato in modo corretto, cambia in fretta.
Considera che il caffè macinato, più delicato di quello in chicchi, degrada in sole due ore. Gli aromi del caffè si disperdono nell’aria e il 50% di essi svanisce in due giorni. Una tazzina di caffè espresso perde il suo gusto in appena due minuti.
La superficie dei chicchi, a contatto con gli agenti atmosferici, si altera fino a rovinare completamente il gusto del caffè. L’azione singola degli agenti atmosferici di base, quindi, può essere dannosa per la corretta conservazione del caffè.
La dicitura “mantenere in luogo fresco e asciutto”, perciò indica che, per preservare la polvere o i chicchi di caffè il più a lungo possibile, è necessario conservarli al riparo dai loro peggiori nemici:
- fonti di luce;
- sbalzi termici, in particolare il calore;
- umidità;
- aria.
Il packaging ha una funzione molto importante per tenere il caffè al riparo dalla luce.
Hai mai notato che le confezioni commerciali sono scure e non esistono buste di caffè trasparenti?
Questo è uno dei fattori che devi tener presente anche nella gestione quotidiana del caffè.
Gli sbalzi termici possono verificarsi in ogni momento dell’anno. Tuttavia sono più frequenti in estate, quando il caldo eccessivo costituisce un vero e proprio deterrente per la conservazione del caffè.
L’aria e l’umidità sono agenti con i quali bisogna fare i conti ogni giorno poiché, tutte le volte che apri il contenitore, sono in agguato.
Un rischio fastidioso è quello della contaminazione con altri odori.
Ti è mai capitato di bere un caffè che sa di frigorifero?
Il caffè è una sostanza molto porosa e assorbe gli odori con facilità, in particolare nei barattoli chiusi in modo scorretto o in confezioni non integre.
Si può conservare in frigo?
Uno dei dubbi più frequenti di chi ama il caffè è se conservarlo o meno in frigorifero.
Su questa pratica esistono due posizioni differenti.
Considerando che il caffè macinato e i chicchi di caffè temono l’azione di umidità e degli sbalzi di temperatura, bisognerebbe evitare di riporre il caffè in frigorifero. Infatti, aprendo e chiudendo lo sportello del frigo più volte al giorno, si esporrebbe il caffè al freddo e alle variazioni di temperatura e si rischierebbe di creare umidità all’interno del contenitore.
Sull’altro versante, ci sono i sostenitori della conservazione in frigorifero che ritengono che il caffè vada riposto in frigo solo seguendo regole ben precise sul contenitore:
- deve avere la chiusura ermetica;
- non deve avere la superficie trasparente, per non lasciare filtrare la luce;
- il contenitore deve essere pulito.
La conservazione in frigorifero può rivelarsi molto utile in estate e quando il caffè non viene consumato tutti i giorni, poiché tiene il caffè a riparo dal caldo e ne conserva l’aroma nel tempo.
E per quanto riguarda il congelatore?
La cosa assodata è che il caffè non si conserva in freezer, dove perde il suo aroma e i suoi grassi naturali vengono danneggiati.
False credenze
In merito a quest’ultimo punto, relativo all’errore di conservare il caffè in freezer (che, come ti spiegheremo più avanti, non è sempre sbagliato), sappi che rappresenta una delle tante false credenze che ruotano intorno alla conservazione di questa bevanda.
Noi, che c’intendiamo di caffè, siamo rimasti molti stupiti quando abbiamo scoperto le tantissime “leggende metropolitane” che circolano in merito a questo argomento.
Pensa che ci sono persone che sono convinte di riuscire a conservare il caffè inserendo un tappo di sughero o una buccia di mela all’interno del suo barattolo. Peccato che in questo modo otterranno esattamente l’effetto opposto, vale a dire un caffè che ha completamente perso il proprio aroma, assumendo un sapore tutt’altro che gradevole.
La verità, infatti, è che per sapere come conservare il caffè nel modo giusto, è necessario operare una netta distinzione tra le varie forme assunte da questa bevanda, regolandosi di conseguenza in merito alla loro conservazione.
Come si conserva il caffè in modo corretto?
Il caffè è un alimento ricco di grassi che si vanno a depositare sulla parte esterna del chicco, dopo la tostatura. I grassi sono molto delicati e, a contatto con gli agenti atmosferici, possono ossidarsi o deteriorarsi.
Per preservare le caratteristiche organolettiche del caffè ed evitare che i grassi si irrancidiscano, basta conservare il caffè avendo due accortezze:
- utilizza un contenitore a chiusura ermetica per la conservazione;
- riponi il caffè in “luogo fresco e asciutto”.
La chiusura ermetica impedisce ad aria e umidità di penetrare all’interno del contenitore così da evitare la formazione di condensa. Il contenitore (va bene anche il vetro) deve essere scuro per impedire alla luce di filtrare all’interno e raggiungere il caffè. Scegli un barattolo adatto alla quantità di caffè che intendi riporre: in questo modo si ridurrà il volume di aria all’interno del barattolo.
Cura sempre l’igiene del contenitore e lavalo prima di riempirlo con una nuova confezione di caffè.
I barattoli più indicati per conservare il caffè sono quelli che si utilizzano per il sottovuoto, dotati di pompe manuali o meccaniche.
Il luogo ideale per riporre il caffè ha una temperatura che oscilla tra i 15 e i 25 gradi centigradi massimo. L’umidità dell’aria non deve superare il 50%. In genere è bene conservare il contenitore del caffè in una credenza chiusa, non esposta alla luce solare.
Ricorda che il caffè teme il caldo e le fonti di calore, quindi al bando gli scaffali posti in prossimità di termosifoni, forno, fornelli o elettrodomestici a motore come frigoriferi, congelatori e lavastoviglie.
Cerca di mantenerlo in condizioni stabili, in modo che non subisca sbalzi termici e non entri a contatto con gli agenti dannosi per la sua conservazione.
Come conservare il caffè in chicchi
Il caffè in grani è in grado di mantenere più a lungo l’aroma e le caratteristiche della miscela rispetto al caffè macinato.
Questa soluzione è meno pratica ma permette di conservare il caffè più a lungo. La polvere infatti è più porosa e il suo aroma si disperde più velocemente.
Per utilizzare al meglio il caffè in grani e gustare un ottimo espresso, è importante che i chicchi vengano macinati a ridosso del consumo e che si prepari solo la quantità necessaria al momento.
Come conservare il caffè macinato
Oltre alle indicazioni generali, è importante trattare il caffè a seconda della tipologia di lavorazione a cui viene sottoposto. Il caffè macinato, che di solito è quello più diffuso nelle case degli italiani, è più poroso e permeabile. Per questo motivo va conservato nel pacchetto sottovuoto fino alla sua apertura.
Una volta aperta la confezione, può essere conservato ancora nel pacchetto o riposto in un barattolo ermetico. Per avere un caffè buono come al bar anche in casa, l’importante è che la polvere venga mantenuta al riparo da aria e umidità.
Ed è proprio per questo che il caffè macinato rappresenta un’eccezione, in quanto è possibile congelarlo senza rischiare che perda il suo aroma. Questo, naturalmente, a patto che tu preveda di non consumarlo per lunghi periodi, o comunque per un periodo non inferiore al mese intero.
Come conservare il caffè fatto con la moka?
Ti è mai successo di prepararti un thermos di caffè, salvo poi renderti conto di avere esagerato e di non riuscire a berlo tutto? O magari è stato uno dei tuoi ospiti che, per qualsiasi ragione, non ha nemmeno toccato la tazzina di espresso che gli hai preparato.
Se l’idea di buttarlo ti fa soffrire, sappi che non sei obbligato a commettere questo “delitto”, in quanto puoi tranquillamente conservare in frigorifero tutto il caffè avanzato.
Ti basterà infatti versarlo all’interno di un contenitore di vetro e chiudere bene il coperchio. In alternativa, puoi anche congelarlo. L’unica differenza sta nel fatto di doverti procurare un contenitore idoneo a essere messo in freezer.
Quanto dura il caffè?
Ora che possiedi un’infarinatura completa relativa a come conservare il caffè, è tempo di affrontare l’annosa questione della sua durata. Come qualsiasi altro alimento o bevanda, infatti, il caffè non è eterno, nonostante sia in grado di mantenere inalterata la propria qualità per diversi mesi.
Solitamente, infatti, il caffè torrefatto presenta una dicitura secondo la quale andrebbe “preferibilmente” consumato entro 24 mesi. Questo, naturalmente, a patto che la confezione si mantenga sigillata.
Nel caso in cui tu l’abbia già aperto, invece, il consiglio è quello di consumarlo nel più breve tempo possibile, onde evitare di danneggiarne l’aroma e le sostanze nutritive. In alternativa, puoi affidarti ai metodi di conservazione che ti abbiamo suggerito e che ovviamente funzionano molto meglio nel caso di miscele di qualità elevata e di caffè preparati a regola d’arte.
Conclusione: il segreto di un caffè che si conserva facilmente
Sapere come conservare il caffè ti serve oggettivamente a poco se la bevanda in questione già non è buona di suo. Questo è il motivo per cui, prima di sperimentare i vari metodi di conservazione, dovresti innanzitutto concentrarti su come fare il caffè, così da ottenere un risultato degno di nota, che ti garantisca una durata maggiore e una più facile conservazione.
Questo è il motivo per cui non ci stancheremo mai di ripetere che, se vuoi bere un caffè, dovresti farlo con la macchina giusta, come ad esempio una delle nostre macchine a leva. Grazie alla loro capacità di mantenere inalterato tanto l’aroma del caffè, quanto le sue sostanze nutritive, sono in grado di assicurarti una miscela in grado di conservarsi a lungo.
Quindi cosa aspetti? Consulta il nostro catalogo e scegli la macchina da caffè più adatta a te! Scommettiamo che, dopo che avrai assaporato la bevanda ottenuta, non ci sarà proprio niente da conservare?