Tonde, squadrate, dai toni vivaci e allegri, le macchine da caffè costruite tra gli anni ‘30 e gli anni ‘70 sono vere e proprie icone di bellezza e gusto.
Come tutti gli elettrodomestici progettati nel secolo scorso, erano realizzate per durare nel tempo e garantire prestazioni ottimali giorno dopo giorno.
Le forme arrotondate, i materiali utilizzati, il funzionamento meccanico e i colori fantasiosi le rendevano un must have e, ancora oggi, raccolgono i consensi di molti amanti del design e del caffè.
Oltre a essere simbolo dell’italianità, una macchina da caffè vintage fa venire in mente la dolce vita, ricordando i tempi del benessere e del boom economico.
Se a livello simbolico, quindi, l’evoluzione delle macchine da caffè rappresenta un periodo di crescita, di gesti che iniziano a consolidarsi, di socialità ritrovata, a livello estetico ci troviamo di fronte a oggetti sorprendenti e non convenzionali.
La nostra azienda ha sempre creduto nell’importanza della tradizione, portando avanti il lavoro artigianale e la cura puntuale di ogni singola macchina da caffè.
Come avveniva nel ‘900, scegliamo materiali robusti e pregiati, capaci di resistere all’uso continuativo senza alterare il gusto dell’espresso.
Abbiamo deciso di mantenere il funzionamento meccanico, basato sull’uso della leva e del pistone, apportando solo migliorie per rendere le macchine più attuali.
L’aspetto dei nostri modelli, poi, ricorda proprio lo stile e l’eleganza che hanno caratterizzato le macchine da caffè del passato:
- la piastra è cromata,
- sono disponibili diverse tonalità,
- le macchine sono a leva,
- ogni apparecchio è dotato di manometro.
Se desideri avere una macchina da caffè old style che dia un tocco di eleganza e fascino alla tua casa, sappi che è possibile.
Continua a leggere la nostra guida sulle macchine da caffè dagli anni ‘30 agli anni ‘70 per individuare il design perfetto per i tuoi gusti.
Le macchine da caffè dagli anni ‘30 agli anni ‘70
Durante il secolo scorso, le macchine da caffè si sono evolute sia a livello di design che di prestazioni.
Dall’invenzione della Moka tradizionale si è arrivati alla diffusione della macchina a leva nei bar e nelle caffetterie.
L’espresso è diventata una delle bevande più consumate e apprezzate, caratterizzato dalla tipica crema in superficie.
A livello di design, si è passati da macchine da caffè pesanti e complesse a strutture più agili e funzionali. Le linee più squadrate sono quelle che caratterizzano le prime macchine da caffè, sostituite da modelli più sinuosi e colorati negli anni ‘60 e ‘70.
I toni spaziano a seconda della moda, si va dai colori tenui alle macchine da caffè rosse.
Per diversi anni, le apparecchiature sono prive di pulsanti e led e il funzionamento è gestito a leva.
Gli elementi decorativi sono i segni tipografici, gli indicatori di temperatura e il manometro.
Vediamo più da vicino i cambiamenti delle macchine da caffè durante il secolo scorso.
Macchina da caffè anni ‘30
Durante gli anni Trenta nacque uno dei più grandi simboli dell’italianità nel mondo: la Moka.
Questa macchina da caffè tradizionale è tuttora una delle più utilizzate per preparare il caffè tra le mura domestiche.
La Moka, dal nome originario Mocha, come una famosa città Yemenita, fu inventata da Alfonso Bialetti.
Il sistema di percolazione utilizzato si basava sul passaggio di acqua bollente attraverso un filtro contenente caffè in polvere, proprio come ora.
L’acqua si mette all’interno della caldaia, la parte bassa della macchinetta del caffè, e si attende che evapori.
Il vapore attraversa il filtro del caffè e sale all’interno del raccoglitore.
Per quanto riguarda il design delle macchine da caffè degli anni ‘30, parliamo di apparecchiature in cromo e ottone e dall’aspetto retrò.
Alla fine degli anni ‘30 risale anche la rivisitazione della French press in chiave più moderna.
Il macchinario, all’epoca, era caratterizzato da una caraffa contenente uno stantuffo in grado di separare la polvere di caffè dall’acqua.
Macchina da caffè anni ‘40
Siamo negli anni ‘40 e, subito dopo la fine della Seconda Guerra mondiale, cambia radicalmente il sistema di preparare il caffè: nel 1947, infatti, viene lanciata la macchina da caffè manuale a leva.
La pressione dell’acqua passa velocemente da 2 bar a 8-10 bar e la quantità di espresso nella tazzina assume una dimensione fissa.
Una delle qualità più apprezzate dagli amanti del caffè fa il suo esordio: parliamo della crema che distingue l’espresso da qualunque altro tipo di caffè.
Inizialmente, la cremina sulla superficie del caffè non venne recepita con calore dai consumatori. Tuttavia, nel corso del tempo, si trasformò in uno degli elementi caratteristici di un espresso ottimo.
Furono proprio gli anni ‘40 quelli che segnarono la nascita del caffè espresso contemporaneo.
Macchina da caffè anni ‘50
Durante gli anni ‘50 sono due le evoluzioni che riguardano le macchine da caffè:
- l’invenzione della caffettiera elettrica e goccia;
- e la diffusione della macchina da caffè a leva.
La caffettiera elettrica a goccia o a filtro Wigomat venne inventata in Germania nel 1954 e funzionava attraverso un meccanismo molto semplice: si faceva bollire l’acqua che veniva poi versata sopra un filtro di carta riempito con la polvere di caffè.
La bevanda così prodotta veniva raccolta in una caraffa e servita immediatamente.
Il secondo cambiamento, che ci riguarda molto da vicino, fu la diffusione della macchina da caffè a leva.
In quegli anni, la cultura dell’espresso cominciò a essere apprezzata dai consumatori e i baristi inventarono un gergo vero e proprio.
Sulle macchine in acciaio e ottone, la leva è l’elemento che fa la differenza e conoscere il funzionamento di una macchina da caffè a leva diventa un must.
Macchina da caffè anni ‘60
Gli anni Sessanta costituiscono un momento di svolta nella storia delle macchine da caffè. Le macchine a pistoni, utilizzate fino a quel momento, vennero sostituite da macchinari più leggeri e innovativi.
Il sistema di estrazione non faceva più affidamento sulla sola forza del barista ma si diffusero apparecchiature a pompa motorizzata in grado di raggiungere le 9 atmosfere necessarie per la preparazione dell’espresso.
L’approvvigionamento di acqua iniziò ad arrivare direttamente dal rubinetto, per poi passare attraverso la caldaia. Il sistema di riscaldamento dell’acqua avveniva attraverso uno scambiatore di calore in grado di portare l’acqua alla temperatura ideale.
A livello di design, le macchine da caffè anni ‘60 erano più leggere e versatili, dalle dimensioni ridotte rispetto al passato ma con la capacità di restituire una bevanda dal gusto ottimo. Si trattava di apparecchiature compatte e arrotondate, con due gruppi erogatori e le manopole per scaldare l’acqua.
Macchina da caffè anni ‘70
Il passaggio dagli anni ‘60 agli anni ‘70 segna un periodo di grande benessere nella società italiana. Sulla scia del boom economico si ha una grandissima diffusione di elettrodomestici e le macchine da caffè a uso domestico iniziano a essere prodotte in maniera industriale.
Le macchine da caffè anni ‘70, quindi, perdono le caratteristiche tipiche di un oggetto artigianale per trasformarsi in prodotti standardizzati e assemblati da una linea di montaggio.
Il cambiamento principale sta nel gruppo idraulico: per preparare il caffè basta agganciare il portafiltro e avviare la macchina.
In questo periodo, ogni locale si dota di una macchina da caffè professionale e l’espresso diventa il prodotto caratteristico dei bar italiani.
Nel frattempo, al di là dell’Oceano, si diffonde la caffettiera elettrica a goccia che sostituisce i sistemi di preparazione tradizionali utilizzati fino a quel momento.
C’è poco da dire, lo stile old emoziona ancora oggi
Attraverso questo excursus nella storia delle macchine da caffè, abbiamo visto che la bevanda che arriva oggi al bancone del bar o nella cucina di casa è frutto di un’evoluzione durata più di un secolo.
A cambiare non è stato solo l’aroma del caffè ma ci sono stati miglioramenti continui a livello tecnico.
E per quanto riguarda il design?
Nel corso del ‘900 le macchine da caffè hanno avuto un successo enorme all’interno dei locali per poi entrare nelle cucine di tutti gli italiani.
Negli ultimi anni, le macchina da caffè vintage sono state tra i piccoli elettrodomestici più richiesti, trasformandosi in un vero complemento d’arredo per l’angolo cucina di ogni casa.
Cosa rende così speciale una macchina da caffè retrò o vintage?
Le forme arrotondate, i colori e i materiali di produzione sono sicuramente più chic delle moderne macchine espresso.
Ma il fascino delle macchine prodotte dagli anni ‘30 agli anni ‘70 è nelle sensazioni che riescono a trasmettere.
Pensando agli anni ‘50, non può che venire in mente il boom economico con il benessere ritrovato e l’acquisto dei primi elettrodomestici.
Già negli anni ‘60, si inizia a viaggiare in famiglia e la pausa caffè in autogrill si trasforma in un’abitudine.
Negli anni ‘60 e ‘70 spiccano, invece, i colori vivaci e, le macchine da caffè rosse, rappresentano al meglio quel periodo.
Gli indicatori di temperatura e il colore vivo dell’acciaio, invece, riportano agli anni ‘30 e ‘40, richiamando l’atmosfera delle antiche caffetterie.
Ognuno di questi elementi sembra dare al caffè un aroma più intenso.
Avere in casa una macchina caffè dalle forme bombate o vintage, quindi, impreziosisce l’ambiente, dando un tocco distintivo alla cucina o all’area break della propria azienda.
I toni accesi e le macchine caffè dai colori pastello possono adattarsi a qualsiasi tipo di arredo, rendendolo più allegro e vivace.
Le nostre macchine da caffè vengono pensate e costruite rispettando i valori di un tempo
Pontevecchio srl è un’azienda che produce macchine da caffè professionali da oltre 20 anni. Nata per volontà di un gruppo di imprenditori specializzati nella realizzazione di macchine espresso, la nostra realtà è erede della Sama di Salvatore Marino che, già dagli anni ’70, operava in questo settore.
Con un bagaglio del genere, abbiamo sempre avuto il desiderio di mantenere viva la tradizione del caffè, apportando piccole migliorie ad apparecchiature già resistenti e funzionali.
Le macchine da caffè a leva Pontevecchio sono costruite con immensa attenzione al passato e all’evoluzione delle macchine da caffè.
Uno degli elementi che caratterizza tutti i nostri modelli è la scelta dei materiali. Purtroppo viviamo in un’epoca in cui gli elettrodomestici, così come molto altri oggetti di uso quotidiano, hanno una vita breve e finiscono tra i rifiuti al primo guasto.
Le nostre macchine espresso, al contrario, sono concepite per durare nel tempo e resistere all’usura.
Come per le macchine da caffè anni ‘30, scegliamo solo componenti durevoli, tipo l’acciaio e l’ottone.
Inoltre, il funzionamento delle macchine a leva è completamente meccanico, il che garantisce loro una maggiore durata rispetto alle moderne macchine da caffè automatiche.
Questo le rende anche più semplici da riparare nel caso (veramente remoto) di guasti o rotture.
La leva, singola nei modelli Export e Lusso a un gruppo e doppia nel modello Lusso a due gruppi, troneggia sul macchinario proprio come accadeva intorno alla metà del secolo scorso, ricreando l’atmosfera delle caffetterie e dei primi bar.
La parte frontale del modello Lusso è dotata di un manometro per misurare la pressione dell’acqua all’interno della caldaia. Un accessorio così funzionale riporta alla mente i macchinari degli anni ‘50, iconici depositi di sogni e benessere ritrovato.
Se desideri una macchina da caffè affascinante, retrò e che faccia un espresso ottimo, scopri i nostri modelli!
Le macchine da caffè a leva Pontevecchio possono trasportarti negli anni d’oro del secolo scorso, donando un tocco chic all’estetica della tua cucina.