La macchina da caffé a leva è una vera e propria perla, con l’aspetto vintage e dal meccanismo straordinario, che produce un espresso fatto di pura poesia. Se sei un amante del caffè vorrai di sicuro sapere come funziona la macchina da caffé a leva, quali sono i vantaggi di queste apparecchiature e anche gli svantaggi: nell’articolo troverai tutte le risposte di cui hai bisogno.
Rispetto alla nascita del caffè, si comincia a parlare di caffè espresso e quindi di macchina a leva solo quando il consumo di questa bevanda diventa comune in Europa. Fin da subito, va a intaccare la quotidianità di tutte le persone, con la nascita dapprima di veri e propri circoli di degustazione.
Quando si fa riferimento alla tradizione del caffè espresso, si sta quasi certamente parlando di macchine da caffè espresso a leva. L’uso di questo modello di macchina risale alla fine dell’Ottocento ed è con questo macchinario che nasce il termine “espresso”.
Infatti, è solo con le macchine da caffé a leva che diventa possibile preparare la bevanda al bancone del bar. Proprio quando il cliente lo chiede, senza attese, e dunque: espresso.
Come funziona la macchina a leva Pontevecchio
Pontevecchio ha portato questa tradizione ai giorni nostri, proseguendo l’arte artigianale che risiede dietro la realizzazione della macchina del caffé a leva. Ogni macchina a leva è un prodotto artigianale, diverso nei dettagli e nelle finiture, perché curate manualmente.
Fin dalla sua nascita, Pontevecchio ha voluto fare da collegamento tra la tradizione e le necessità moderne, con i nuovi mezzi a disposizione. Questo però senza mai perdere di vista la gestualità e la ritualità che fanno parte della realizzazione di questa preziosa bevanda.
A differenza delle macchine automatiche, la macchina da caffé a leva è il risultato di secoli di evoluzione di studio dei dettagli. Il funzionamento meccanico le rende più resistenti allo scorrere del tempo e all’usura dei materiali, mantenendo alti livelli di prestazioni e qualità di prodotto.
Questo chiaramente dipende proprio da come funziona la macchina da caffé a leva, dalla sua meccanica per niente automatizzata o elettronica. I modelli super automatici o automatici chiaramente sono più soggetti a malfunzionamenti o guasti, perché hanno più parti elettroniche che componenti meccaniche.
Quindi, una macchina da caffè manuale è a suo modo anche un investimento più solido, dato che la meccanica si rovina principalmente a causa dell’usura dei materiali. E, su questo, i modelli Pontevecchio non hanno nessun timore: ogni macchina a leva Pontevecchio è realizzata con materiali di pregio, come l’acciaio inox, l’ottone e la lamiera in acciaio che risultano praticamente indistruttibili.
Il funzionamento della macchina a leva è semplice e prestante.
Riguardo al funzionamento di questi preziosi macchinari c’è però poca conoscenza specifica, e quindi è doveroso scendere maggiormente nei particolari e spiegare come funziona la macchina da caffé a leva.
Ecco come funziona la macchina da caffé a leva
Sembra che il funzionamento della macchina a leva richieda un’abilità assoluta e un’infinita esperienza, ma questo non è altro che falsa leggenda. Come tutte le macchine per espresso, anche la macchina a leva si basa sul riscaldamento dell’acqua calda in un contenitore, ossia la caldaia.
Una volta scaldata, l’acqua percorre una serie intricata di tubature fino a raggiungere il braccio. Quando la persona abbassa la leva, fa in modo che l’acqua calda attraversi i tubi e raggiunga il portafiltro dove risiede il caffè in polvere.
Gli aspetti principali da monitorare nella preparazione del caffè espresso, sono la pressione e la temperatura dell’acqua, che devono rispettare parametri ben precisi affinché il caffè sia eccellente.
A seconda del modello possono o meno essere presenti indicatori che consentono di avere il polso della pressione durante l’estrazione. Nei modelli Pontevecchio, gli indicatori della temperatura dell’acqua e della pressione sono essenziali, poiché permettono di gestire il processo di estrazione.
Imparare a controllare la pressione dell’acqua si apprende gradualmente, ma non è difficile da fare. Bisogna semplicemente darsi il tempo di capire come funziona la macchina da caffé a leva e sperimentare, appassionandosi all’intero procedimento.
Il funzionamento della macchina chiaramente è intuitivo, i suoi meccanismi accompagnano le azioni di chi la usa, facilitandolo. Parliamo di meccanismi che sono stati perfezionati negli anni da sapienza artigiana, e che sono di facile comprensione e utilizzo. Usare una macchina per espresso a leva permette di ottenere l’esperienza originale del caffè espresso, che non comprende solo la bevanda, ma la ritualità della sua preparazione.
Inizialmente non è facile capire come funziona la macchina da caffé a leva
Sono due le cose che più complicano i primi utilizzi della macchina da caffé a leva professionale: la densità della polvere di caffè, ovvero quanto finemente sono stati tritati i chicchi, e quanto la polvere è stata pressata nel portafiltro.
Questi aspetti sono importanti perché in fase di estrazione l’acqua può avere difficoltà nell’attraversare la polvere. Questo porta ad avere, nel migliore dei casi una bevanda acquosa, nel peggiore nel non averne nessuna, perché l’acqua trova una barriera troppo densa.
Quello che riguarda la macinatura dei chicchi di caffè rientra nelle abilità che migliorano con la pratica: le prime volte dovrai probabilmente gettare del caffè perché ne avrai macinato troppo. Oppure perché lo avrai macinato in grani troppo grossi. È assolutamente normale, ma dopo alcuni tentativi sarai in grado di prepararti la miscela che preferisci dal caffè del mondo.
Anche la giusta pressatura del caffè è un parametro che si acquisisce con la pratica. Si tratta di un’operazione che serve per compattare la polvere di caffè in modo che la bevanda estratta risulti cremosa, dal gusto intenso e conservi le sue caratteristiche aromatiche.
La corretta pressatura del caffè si effettua con il pressino (anche detto tamper), che rende il caffè un blocco unico. I grani infatti non devono separarsi al passaggio dell’acqua, per non disperderne le caratteristiche organolettiche.
Un piccolo segreto è quello di non riempire al massimo il portafiltro. Lascia uno spazio tra la superficie e l’erogatore dell’acqua, affinché l’acqua possa attraversare in maniera uniforme lo strato di caffè.
Come capire se la macchina manuale fa per te?
Dietro alla macchina da caffè manuale c’è una vera e propria cultura, ma come capire se si è adatti a questo tipo di macchina?
Sul mercato si trovano anche macchine per espresso semi automatiche e super automatiche, che rendono diversa la ritualità del caffè, anche semplificandola di molto.
Il tipo di persona che ama approfondire, esplorare le esperienze e capire con curiosità come fare per godere della migliore versione dell’offerta è certamente adatta alla macchina a leva. Il suo stesso utilizzo consente di assaporare ogni gesto prima ancora della bevanda, di pesare ogni momento esattamente nel modo che preferiamo di più.
Dall’altra parte, la persona che non è interessata a scoprire come funziona la macchina a leva è molto più adatta a quelle macchine per espresso che possono richiedere solo di premere un tasto.
La scelta, quindi, di chi vuole esplorare i sapori e viaggiare in un mondo di aromi con le tazzine di caffè che prepara a casa sua, deve essere per forza quella della macchina del caffé a leva.
Le macchine semi automatiche, ad ogni modo, offrono la possibilità di controllare parte del processo, come ad esempio la macinatura dei grani di caffè. Per cui laddove dovesse essere impossibile avere una macchina a leva è comunque possibile optare per qualcosa che ne ricorda la procedura.
La poesia della macchina a leva è nel suo funzionamento
L’essenza della macchina da caffè manuale è racchiusa nel funzionamento della leva: fondamentalmente nel momento in cui viene abbassata, crea un vuoto d’aria nel serbatoio dell’acqua che la porta. Questa passa attraverso le tubature e infine attraverso il caffè, producendo la preziosa bevanda.
Le macchine a leva si dividono fondamentalmente in due macro categorie, che non differiscono troppo a livello di funzionamento, ma quanto invece nell’aspetto: un primo gruppo di macchine da caffé a leva con la molla e un secondo gruppo di macchine da caffé a leva a estrazione diretta .
Come funziona la macchina da caffé a leva con la molla
Le macchine a leva che sfruttano il pistone a molla sono più facili da imparare a usare, oltre che da gestire. Questo perché, proprio grazie alla molla, il movimento della leva viene accompagnato per durare esattamente quanto necessario per l’estrazione.
Prima di avviare la macchina, la leva è posizionata in alto. Non appena l’acqua raggiunge la temperatura ottimale, bisogna abbassare la leva completamente fino alla fuoriuscita del caffè. Quando il fondo della tazza viene ricoperto dalla bevanda, si deve rilasciare la leva e accompagnare il suo movimento verso l’alto.
Durante questo passaggio, la leva si solleva lentamente e la molla del pistone avvia la leva che permette il passaggio dell’acqua attraverso la polvere di caffè.
Si può anche effettuare un doppio passaggio, abbassando la leva di nuovo quando si trova a metà corsa.
Come funziona la macchina da caffé a leva a estrazione diretta
Non essendoci la molla che facilita il processo, la macchina a leva che sfrutta il meccanismo diretto si basa unicamente sulla forza che chi la usa è in grado di imprimere, ed è necessario un impegno maggiore. Questo meccanismo però è ancora più semplice ed essenziale di quello che comprende la molla, quindi è ancora meno suscettibile di guasti o usure.
Quali sono quindi i pro e i contro tra i diversi tipi di macchina manuale per espresso?
I vantaggi della macchina manuale con il pistone a molla sono:
- anzitutto serve meno pratica per riuscire a padroneggiare la macchina. Proprio perché la molla accompagna il movimento e il processo, è più facile eseguirlo bene. Se per esempio devi scegliere a quale modello di macchina manuale avvicinarti per primo, sceglierne uno con il pistone a molla perché aiuta a imparare più in fretta.
- La pressione che il pistone a molla riesce a generare è maggiore di quella che riusciresti ad ottenere solo con la forza del braccio. La molla aumenta la forza che il movimento riesce a generare, e quindi anche la pressione guadagna in potenza.
Ci sono però anche degli aspetti negativi da tenere in considerazione con le macchine da caffè con pistone a molla:
- tendenzialmente costano di più rispetto a quelle con movimento diretto. Addirittura, in alcuni casi, possono raggiungere anche il doppio del prezzo. È chiaro che l’aspetto che va a incidere sull’ingombro di budget riguarda l’aumento di complessità meccanica realizzativa necessaria.
- Questa tipologia di macchina offre poca probabilità di intervenire sul tempo di estrazione della bevanda. Essendo questo aspetto maggiormente controllato dalla forza della molla, c’è poco che la forza del braccio possa fare per contrastarla o guidarla. Il tempo di estrazione dell’acqua attraverso il caffè ne determina l’intensità, oltre che il sapore, e scegliere di usare un macchina manuale sarebbe il massimo del controllo. Non poterne avere sulla tempistica è chiaramente un passo indietro rispetto alla scelta di acquisto fatta.
Gli aspetti positivi dei modelli ad estrazione diretta
Le macchine da caffè a estrazione diretta hanno un ingombro di budget ridotto rispetto a quelle con la molla. Come abbiamo visto con gli aspetti negativi dei modelli a molla, ci sono diversi elementi che vanno a far crescere il prezzo.
Si ha maggiore controllo su tutto il processo di estrazione che porta poi l’acqua calda ad attraversare il caffè filtro. Il controllo sul processo è totale e con la pratica si arriva a fare il processo perfetto per i nostri gusti.
Come abbiamo visto il tempo di estrazione dell’espresso ne determina la sua intensità, la sua forza, quindi è il massimo della scelta dell’espresso. Il massimo in termini di intensità, gusto ed essenza, perché se ne ha il controllo totale. Il risultato finale, una volta presa la mano, è impareggiabile: nemmeno il vostro barista di fiducia saprà farvi il vostro caffè come lo preferite, quanto sarete bravi voi.
Ovviamente però anche questi modelli hanno degli aspetti negativi, uno principale più che altro sono più difficili da imparare a usare. È chiaro che il tempo di apprendimento necessario non è oggettivamente tanto, però è giusto dire che si tratta di una pratica manuale quasi artigianale, quindi la pratica è tutto. Ovviamente, laddove questa fase di apprendimento spaventi è chiaro che ha più senso scegliere un modello con pistone a molla.
Qualunque sia il modello preferito, avvalersi di una macchina da caffè manuale ad uso domestico è senza dubbio un vero vantaggio. Questo non solo in termini di cura del proprio benessere, dato che avremo la possibilità di farci il migliore caffè a regola d’arte quando vorremo. Ma troveremo nuovo valore anche in termini di arredo: una macchina manuale Pontevecchio è anche e soprattutto un pezzo di design.
I modelli Pontevecchio sono opere artigianali con la firma
Lavorate a mano, con le linee classiche che armonizzano le forme di tutti i modelli, le macchine Pontevecchio sono pezzi di design artigianale lavorato finemente. Possono essere adattate con stile alla propria cucina per offrire ai propri ospiti il meglio dell’espresso.
I differenti modelli Pontevecchio sono estremamente versatili sia per le linee che per la funzionalità: i modelli a un gruppo sono la soluzione domestica ideale, mentre il modello a due gruppi risponde perfettamente alle esigenze delle realtà di ristorazione, dei B&B o degli agriturismi. Il meccanismo a leva, infatti, permette di mantenere un alto ritmo di caffè eseguiti, sostenendo efficientemente grandi numeri.
Non solo, i modelli sono disponibili anche in diverse colorazioni per poter adattarsi ai vari stili delle cucine in cui verranno posizionati. Cerca il modello che fa per te sul nostro sito, e scegli tra i diversi colori e le diverse capacità di erogazione.