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Perché il caffè andrebbe bevuto solo dopo colazione

08 Nov, 2022 Espresso di qualità 7 minuti

Caffè dopo colazione o prima? 

Questa è una domanda che coinvolge un po’ tutti gli amanti del caffè: c’è chi non riesce ad aprire gli occhi senza sentire l’aroma del caffè che inebria i sensi, e chi preferisce accompagnarlo ai pasti. Ma qual è il momento giusto per bere il caffè?

In genere, si pensa che sia solamente una questione di gusti, ma dalla scienza è arrivato un vero e proprio diktat: bere il caffè a digiuno non è affatto salutare.

Sorseggiare il caffè a colazione è un’abitudine estremamente diffusa per fare il pieno di energia e iniziare la giornata al meglio. Tuttavia, nonostante le innumerevoli proprietà positive dell’espresso – è un antiossidante naturale, aiuta nelle diete dimagranti, è un potente energizzante – il consumo di caffè a stomaco vuoto può alterare il metabolismo del glucosio e provocare assuefazione, con conseguenze estremamente negative sull’organismo.

E allora perché il consumo del caffè a digiuno è così diffuso? Perché bisognerebbe consumarlo dopo la colazione?

In questo articolo ti spiegheremo quali sono le modalità migliori per il consumo di caffè e quali benefici può trarne il tuo organismo. 

Perché beviamo il caffè a colazione?

In molte case, appena suona la sveglia al mattino, si attiva la macchina del caffè e si attende di finire la tazza, prima di iniziare qualsiasi tipo di attività. Si tratta di un’abitudine che ha oltre cent’anni ed è legata a fatti storici ben precisi. Dopo la sconfitta di Caporetto del 1917, i soldati italiani vennero obbligati a consumare otto grammi di caffè a colazione per stare all’erta e poter rispondere adeguatamente all’attacco nemico. Al fronte, il consumo di caffè aumentò pian piano, fino a raggiungere i venti grammi al giorno. Di ritorno alla vita normale, i soldati portarono con sé questa usanza, che si diffuse velocemente nelle case italiane e che ritroviamo ancora oggi.

Bere caffè a digiuno sembra quasi una necessità per avere la carica giusta e affrontare la giornata con vigore. Il potere stimolante del caffè è dovuto alla caffeina, una sostanza energizzante estremamente apprezzata dai consumatori di caffè di tutto il mondo.

Nonostante le sue proprietà eccitanti, però, bisogna fare attenzione alle modalità di consumo del caffè: consumare la bevanda a digiuno non è una scelta salutare per l’organismo.

Per godere appieno degli effetti benefici del caffè, la prima tazza andrebbe assunta soltanto dopo aver mangiato; dunque va benissimo bere caffè a colazione ma accanto ad un pasto sano e ricco di nutrienti.  

Ma quali sono i vantaggi di consumare l’espresso al mattino?

Gli effetti di bere caffè appena svegli 

Prendere il caffè prima di uscire di casa migliora il nostro approccio alla giornata, apporta antiossidanti preziosi e principi nutrienti benefici, fa lavorare meglio l’intestino e, nel complesso, migliora le condizioni dell’organismo. Ma andiamo per ordine.

Il motivo per cui l’espresso è particolarmente apprezzato al mattino è perché risveglia e stimola l’attenzione. Il consumo di caffeina, infatti, migliora la concentrazione e le prestazioni del cervello, influisce sulla reattività del corpo e dà un input eccezionale anche a chi svolge attività sportive.

Grazie al suo ricco contenuto di antiossidanti, il caffè – in particolare quello verde – protegge l’organismo dall’invecchiamento cellulare e dallo stress ossidativo. Bere il caffè quotidianamente, quindi, impedisce l’azione dei radicali liberi, e accelera il metabolismo.

Molte persone apprezzano il caffè al risveglio perché stimola l’intestino e regola la sua attività in maniera naturale. Nonostante possa sembrare semplicemente una risposta individuale, la scienza ha dimostrato che l’espresso protegge la flora batterica intestinale e svolge un’azione probiotica. Considerando che nel microbiota intestinale ha sede anche il nostro sistema immunitario, questo vuol dire che il caffè migliora la risposta immunitaria dell’organismo.

Per i golosi di caffè, ci sono buone notizie anche dal punto di vista epatico: consumare due tazze di caffè al giorno migliora la funzionalità del fegato e aiuta nella prevenzione di malattie come il fegato grasso o la cirrosi. 

Bere caffè a stomaco pieno facilita la digestione e stimola l’apparato digerente. Grazie alla bevanda, infatti, aumenta l’attività dei succhi gastrici e le funzioni digestive si esplicano più facilmente.

Per evitare effetti collaterali e l’assuefazione alla caffeina, è sempre bene non superare le dosi di caffè consigliate, ossia circa due tre al giorno.

Oltre alla quantità di caffè e ai momenti migliori per assumerlo, è fondamentale fare attenzione all’associazione con gli altri cibi: meglio evitare quelli troppo zuccherati o grassi.

Caffè e colazione: perchè prenderlo dopo aver mangiato

Veniamo alla nostra domanda: perché non bisogna bere il caffè a digiuno?

La risposta arriva da un team di ricercatori internazionali coordinati dall’Università inglese di Bath e pubblicata sul British Journal of Nutrition: il caffè a digiuno influisce negativamente sui livelli di glicemia e altera il metabolismo del glucosio, peggiorando le condizioni dell’organismo.

Queste sono le conclusioni a cui è giunto il gruppo di ricerca dopo aver studiato gli effetti del caffè, in seguito a una notte quasi insonne. Lo studio, suddiviso in tre fasi, ha coinvolto 29 persone. Nella prima fase, i ricercatori hanno analizzato i livelli di glucosio nel sangue dei pazienti in condizioni normali, dopo aver assunto una bevanda zuccherina.

Il secondo step prevedeva il consumo della stessa bevanda zuccherina dopo aver trascorso una notte particolarmente disturbata. Nella terza fase, i soggetti sottoposti allo studio dovevano bere caffè forte dopo una notte praticamente insonne. 

Dalle analisi del sangue, raccolte dopo il consumo delle diverse bevande, è emerso che l’assunzione del caffè a stomaco vuoto fa diminuire la risposta glicemica del 50%. Dunque, il caffè dopo una notte insonne tiene svegli ma peggiora la risposta dell’organismo all’introduzione di zucchero.  

L’entità dell’alterazione metabolica provocata dal caffè è notevole (il 50% è un numero importante), per cui si dovrebbe prestare estrema attenzione al consumo di caffè a digiuno. Questa raccomandazione riguarda tutti gli individui, ma dovrebbe essere considerata con molta serietà soprattutto da chi presenta problemi metabolici, come il diabete di tipo 2 o alti livelli di rischio cardiovascolare.

La migliore colazione, dunque, non è quella che esclude il caffè. Basta semplicemente posticipare la tazzina di caffè dopo il consumo di alimenti sani, ricchi di vitamine e minerali.

Fare colazione col caffè: cosa si rischia?

Lo studio dell’Università di Bath non è l’unico a sostenere che il caffè a digiuno fa male. A sostegno di questa tesi, arrivano testimonianze da più parti.

Il consumo continuativo di caffè a digiuno interviene anche nella produzione di cortisolo poiché, nel tempo, favorisce l’assuefazione alla sostanza. Conosciuto anche come ormone dello stress, il cortisolo al risveglio raggiunge livelli altissimi, per mantenere sveglio l’individuo e migliorare la sua reattività. Raggiungere l’assuefazione ridurrebbe qualsiasi tipo di stimolo e implicherebbe una fatica maggiore per essere vigili.

Un altro aspetto a sfavore del consumo di caffè a stomaco vuoto è la produzione di acido cloridrico. Come ti abbiamo già spiegato, il caffè migliora la digestione perché stimola l’attività dei succhi gastrici. Tuttavia, queste sostanze non sono necessarie quando lo stomaco è vuoto e la loro attività può causare problematiche serie a livello gastrointestinale (ulcera, gastrite, reflusso gastroesofageo). 

Conclusione

Il caffè è una sostanza ricca di proprietà benefiche: fa digerire, dà energia, migliora la concentrazione, ha effetti positivi sul fegato ed è un antiossidante naturale. Tuttavia, prima di ordinare il caffè al bar, è preferibile mangiare qualcosa, per evitare qualsiasi tipo di effetto collaterale.

Per godere appieno il gusto del caffè, bisogna evitare di danneggiare l’organismo con abitudini poco sane, che potrebbero influire sui livelli di cortisolo, avere conseguenze negative sullo stomaco e sull’apparato digerente, o alterare il metabolismo degli zuccheri. Quindi, sì all’espresso, ma con le dovute accortezze! 

Oltre alle modalità di consumo della bevanda, dovresti anche fare attenzione alla preparazione del tuo espresso. Dovendo limitare il consumo a due/tre tazze al giorno, è bene regalarsi un caffè di altissima qualità, preparato con tutte le accortezze possibili.

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