Si tratta di un piccolo vizio a cui molte persone, anche le più attente alla salute, non riescono a rinunciare: oggi parliamo del caffè corretto, una bevanda a base di caffè, “corretta” con una minima quantità di alcol.
Quella di correggere l’espresso con un liquore o un distillato è un’abitudine molto radicata in Italia, che non è legata solamente ad una singola regione, ma trova estimatori dal Nord al Mezzogiorno. Ciò che cambia nei diversi territori è la scelta del liquore: a Nord (in particolare in Veneto, in Friuli Venezia Giulia, in Lombardia e in Val D’Aosta), generalmente, si predilige la grappa; nelle regioni del Sud, invece, i liquori tradizionali da mescolare con il caffè sono la sambuca e l’anice.
Tuttavia, girando un po’, sono molte le miscele da provare, e gli amanti del caffè, in tutte le sue varianti, non possono che lasciarsi andare ai vari mix di alcol e caffè. Ad esempio, il caffè corretto al Baileys è uno dei più apprezzati al mondo, così come il caffè al rum o al brandy. I francesi, ad esempio, amano molto il “cafè-calva”, un caffè corretto con una bevanda al sidro di mele, il Calvados. In Spagna, il caffè corretto si chiama “carajillo”, che viene servito con il rum o con l’orujo, un’acquavite distillata dall’uva galiziana.
L’accortezza da avere è quella di puntare su distillati e liquori dal sapore dolce, evitando le bevande amare o acide, come il gin, la vodka o il Cointreau.
Tendenzialmente chi ordina il caffè corretto non lo fa per inebriarsi o perché abbia particolari benefici, si tratta di una vera e propria dichiarazione di gusto; in effetti, mescolare una bevanda fresca e fortemente aromatizzata con il caffè ne varia totalmente le caratteristiche organolettiche.
Andiamo a scoprire quali sono le origini del caffè corretto e, soprattutto, in quali modi prepararlo.
Caffè corretto: origini e consumo
Il caffè corretto fa parte della storia del nostro paese da oltre un centinaio di anni; l’idea di correggere la bevanda con un distillato ha origini nel Settentrione, dove il caffè corretto veniva sorseggiato per scaldarsi e sopportare meglio la stagione fredda e il clima rigido. In particolare, la bevanda accompagnava gli operai in fabbrica dove le condizioni di lavoro erano tutt’altro che favorevoli.
Il mix tradizionale era quello con la grappa, un distillato originario del Friuli Venezia Giulia e molto consumato nei luoghi dove le temperature sono particolarmente basse. I veri conoscitori del caffè e della grappa, consigliano di fare attenzione alla scelta dei prodotti e di non orientarsi su un marchio senza valutarne le caratteristiche, ossia una grappa non vale l’altra. I distillati più adatti al caffè corretto sono quelli dall’aroma intenso, che si ottengono solo dalla spremitura di uve raccolte in vitigni differenti.
Nel tempo, nonostante le diverse condizioni climatiche, anche nel resto del paese si è diffusa l’abitudine di consumare il caffè corretto con la grappa che, ad oggi, rappresenta il caffè corretto per antonomasia. Tuttavia, a livello locale si sono sviluppate diverse varianti, a seconda delle tradizioni, dei prodotti tipici del territorio e del clima.
A Sud, il liquore prediletto è la sambuca, anche se nella zona del Salento – nota soprattutto per il delizioso caffè salentino – un’alternativa gettonatissima è l’anice. In quest’area, addirittura, il barista mette a disposizione del cliente l’intera bottiglia, in modo che egli corregga la tazza con la quantità di liquore che preferisce. Nelle Marche, l’anice secco speciale Varnelli è una sorta di istituzione insieme all’espresso e non c’è locale, caffetteria o bar, che non ne abbia a disposizione in quantità e non lo proponga tra i modi di ordinare il caffè al bar.
Tra le altre alternative alcoliche, ci sono diversi liquori, tra cui il brandy – aromatico e forte – e il Baileys, dall’aroma dolciastro.
Come si prepara un caffè corretto
Cominciamo con una regola base: il caffè corretto si ottiene aggiungendo qualche goccia di distillato o liquore nel caffè espresso o nel caffè preparato con la Moka tradizionale; la quantità ideale di alcol è di circa 5 millilitri per tazza. Questa proporzione serve per dare equilibrio a entrambi gli aromi, senza che nessuno dei due sovrasti sull’altro.
Ma ora passiamo alla preparazione. Preparare il caffè corretto, in realtà, è veramente semplice, a patto che le basi siano ottimali, ovvero bisogna sapere preaparare un caffè di ottima qualità.
A seconda che tu debba utilizzare la macchina da caffè tradizionale o una macchina da caffè espresso, cambia il procedimento. Se usi la Moka, basta fare un caffè normale, riempiendo la base con acqua e aggiungendo il caffè all’interno del filtro. Con la macchina da caffè a leva, invece, bisogna raggiungere la temperatura ottimale dell’acqua, riempire il filtro, agganciare il braccio e attivare la macchina, in modo che il caffè fuoriesca.
La quantità di caffè giusta nella tazzina deve aggirarsi intorno ai 30 millilitri, così da lasciare spazio alla bevanda scelta per la correzione.
A seconda dei tuoi gusti e della tipologia di liquore, puoi decidere se zuccherare o meno la tazza. Il liquore, o il distillato, va aggiunto quando l’espresso è caldissimo, in modo che il calore faccia emergere tutti i profumi ottenuti dalla miscela di bevande.
Ma in quanti modi si può correggere il caffè? Abbiamo preparato una ricca lista, in modo che tu possa sbizzarrirti nella preparazione del caffè corretto.
Caffè al brandy aromatizzato
Il brandy è un distillato dall’aroma elegante e acidulo che si accosta perfettamente al gusto intenso e robusto del caffè. In genere, viene aggiunto semplicemente al caffè appena fatto, ma qui ti proponiamo una deliziosa variante: il caffè corretto con il brandy aromatizzato.
In questo caso, è necessario scaldare il distillato in un bricchetto, insieme alle spezie. Quelle che si sposano meglio con il brandy e il caffè sono la cannella e i chiodi di garofano, insieme ai quali è possibile aggiungere la scorza d’arancia (preferibilmente Bio).
Il risultato è un gradevolissimo mix di aromi che rilassa, migliora la digestione e lascia un ottimo retrogusto nel palato.
Caffè corretto alla Sambuca
Napoletani e siculi sono amanti del caffè corretto alla Sambuca, che viene servito in tutti i bar in questo modo, a meno che non si chiedano delle correzioni diverse.
Questa scelta è legata alla freschezza dell’anice, che rende il caffè più dolce e gradevole con le alte temperature.
In alternativa, si può anche prendere un bicchierino di caffè con la mosca, cioè la Sambuca servita con qualche chicco di caffè intero.
Caffè corretto al Maraschino
Ottenuto dalla macerazione dei noccioli di amarena, il maraschino è un liquore che proviene dai Balcani, in particolare dalla Dalmazia. Ha un sapore piuttosto dolce e la gradazione alcolica è alta, arriva al 30% di volumi. La sua notorietà è legata all’attore Tomas Milian, che era solito ordinare caffè corretto al Maraschino nei panni del maresciallo Nico Giraldi, il suo personaggio più noto.
Alcuni consigliano di attendere che il caffè si freddi per aggiungere il liquore, in modo che, con il calore, l’alcol non evapori completamente.
Moretta di Fano
La Moretta di Fano è una vera delizia per gli amanti del caffè corretto, inebriante a livello di gusto e bella da vedere. Si tratta di una bevanda di origine marchigiana, consumata dai pescatori nei periodi freddi, così da poter avvertire meno il clima gelido dell’inverno.
Per prepararlo è necessario procurarsi il Varnelli o il Mistrà, il rum e il brandy, che vanno mescolati al caffè nella stessa quantità. Il segreto è scaldare i liquori in pentolino prima di aggiungerli al caffè, insieme allo zucchero e alla scorza di agrumi (va bene sia il limone che l’arancia); il mix è pronto quando lo zucchero risulta completamente sciolto.
Per esaltare la bevanda a livello estetico, bisogna servirla in un bicchiere di vetro, versando gli ingredienti senza mescolare. In questo modo si formano tre strati separati, in cui è possibile distinguere perfettamente i liquori, l’espresso, e la cremetta nello strato superiore.
Benefici e rischi di bere caffè corretto
Il caffè corretto è un mix piacevole, soprattutto in inverno perché, come ci insegna la tradizione, scalda il corpo e facilita la ripresa delle attività nelle giornate particolarmente fredde. A stomaco pieno e dopo i pasti, accelera il metabolismo, favorendo la digestione.
Tuttavia, secondo gli scienziati non bisogna assolutamente abusare di questo mix di caffè e alcol, poiché potrebbe provocare conseguenze sgradevoli sull’organismo.
La caffeina è una sostanza energizzante che può avere effetti positivi se assunta con moderazione: dà energia, stimola il metabolismo, migliora le facoltà mentali e favorisce la diuresi. D’altra parte, però, un consumo eccessivo potrebbe interferire sulla qualità del sonno e danneggiare il cuore.
L’alcol, dal canto suo, tende a distendere i muscoli e i nervi, aumentando la sensazione di stanchezza e influendo negativamente sulla capacità di attenzione.
Dunque, considerando le caratteristiche di entrambe le sostanze, mescolare alcol e caffeina, alla lunga, potrebbe non essere una scelta salutare.
Gli effetti negativi del mix, sarebbero in particolare quattro:
- Innanzitutto, le proprietà energizzanti del caffè e la sensazione di ebbrezza dovuta all’alcol tendono a sovrapporsi. Dunque, nonostante il corpo si senta carico di energia, ha semplicemente subito una sorta di inganno, in cui la caffeina sopisce l’effetto dell’alcol, ma non lo elimina.
- Il cuore risente dell’effetto sinergico di queste due sostanze, che incidono sia sul ritmo cardiaco che sulla pressione del sangue.
- A livello di calorie, il caffè corretto è assolutamente più ricco di zuccheri dell’espresso tradizionale. Questo potrebbe incidere sul peso ma anche sui livelli di diabete e di colesterolo.
- Infine, c’è il rischio di perdere troppi liquidi, poiché sia l’alcol che la caffeina tendono a disidratare e a stimolare la diuresi.
Per cui, ok al caffè corretto, ma esclusivamente a piccole dosi. Solo un’assunzione moderata, infatti, può evitare questi rischi e salvaguardare il benessere dell’organismo.
Come fare un caffè corretto buonissimo
Il caffè corretto è una bevanda gustosa che annovera moltissimi estimatori, poiché tende a scaldare, rilassa e favorisce la digestione. Il mix di alcol e caffè, infatti, risulta estremamente aromatico e solletica il palato in maniera unica. Le ricette per il caffè corretto sono innumerevoli, così come lo sono le tradizioni locali, i liquori e i distillati sul mercato; gli alcolici utilizzati comunemente sono il rum, il brandy, la grappa, la sambuca e la crema di whisky, ma ognuno può decidere la correzione a seconda dei propri gusti.
In generale, sono da preferire i liquori dolci, a quelli più aspri o amari e, in ogni caso, la scelta deve ricadere su prodotti dalle spiccate prerogative a livello aromatico, in modo che il caffè non abbia il sopravvento.
Per quanto riguarda il caffè, non c’è dubbio che debba possedere carattere e gusto, in modo che nel caffè corretto non perda di identità ed esprima al meglio le sue note aromatiche. Per cui, bisogna fare molta attenzione alla scelta della miscela e all’intero processo di preparazione. Il metodo ottimale per estrarre l’espresso è la macchina da caffè a leva, con la quale è possibile gestire i tempi di estrazione e imprimere al caffè caratteristiche perfette.
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